L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Camarda e le big inglesi in agguato, tra questi anche il City Group.
C’è chi, a 16 anni, al massimo pensa a che tipo di festa organizzare con gli amici: pizzeria o discoteca?. E c’è chi, invece, è chiamato a una scelta importante per il presente ma, soprattutto, per il futuro. Domenica Francesco Camarda compie l’età, 16 anni appunto, in cui nel calcio bisogna diventare grandi perché si può firmare il primo contratto da professionista. Fino a qualche settimana fa, tutto lasciava pensare che Camarda avrebbe messo il suo autografo su un contratto con il Milan: i rossoneri lo hanno preso da bambino e lo hanno fatto esordire in Serie A e, forse, pensavano che anche solo per questo l’attaccante avrebbe firmato con loro.
Sarebbe (o sarà, se la firma arriverà) una bella favola, ma la realtà dice che Camarda non è sicuro di essere, anche in futuro, un giocatore del Milan. Su di lui c’è mezza Europa: si sono informate varie squadre italiane, tra cui l’Inter, a cui il ragazzo piace e anche tanto. E leggendo tra le cifre in ballo, chi si è informato in Italia ha capito che sul giocatore c’è un movimento concreto dalla Premier: City, Arsenal e Tottenham non soltanto hanno preso informazioni, ma hanno anche mandato osservatori a vederlo e hanno la capacità economica di beffare il Milan.
GIORNI DI FUOCO. Il tempo stringe, anche perché Camarda domenica, da mezzanotte e un minuto, sarà libero di firmare per qualsiasi club. Il Milan vorrebbe proporgli un triennale (il massimo consentito per i minorenni) facendolo partire dal prossimo luglio, non da marzo, in modo che possa essere valido fino al 30 giugno 2027. Saranno giorni infuocati, in ogni caso.