“C’è un’opzione affascinante per la Roma del futuro: si tratta di Jonathan Calleri, attaccante argentino classe ‘93 , considerato tra i migliori giovani sudamericani nel ruolo. E’ stato proposto a Trigoria pochi giorni fa da un intermediario, che può facilitare i contatti con il fondo proprietario del suo cartellino, il Deportivo Maldonado, la “squadra” che alla Roma in passato portò il difensore paraguaiano Piris. La prima valutazione, 20 milioni, è stata da «grazie e arrivederci» ma gli operatori di mercato sostengono che il giocatore si possa prendere a 10. SCINTILLE. Calleri in questo momento gioca in Brasile, nel San Paolo, e giusto poche ore fa ha rifilato una doppietta al River Plate in Coppa Libertadores. Una soddisfazione speciale per lui, che è cresciuto nel Boca Juniors. Nelle prime 6 partite della Champions League dell’America Latina ha segnato addirittura 7 gol, mentre nei campionati regionali del Brasile è fermo a 3. Essendo di origini italiane, ha già avviato le pratiche per ottenere il passaporto comunitario. E questa è una condizione necessaria per il suo tesseramento, almeno dal punto di vista della Roma che ha già speso i due ingressi per la prossima stagione con il portiere Alisson e il baby-campione Gerson (per acquistare un altro straniero dovrebbe rinunciare momentaneamente a uno dei due). ALLEANZA. A gennaio il ragazzo è stato a un passo dall’Inter, poi è stato cercato dal Bologna, alla fine è stato prestato al San Paolo. «Il mio contratto qui scade il 30 luglio – ha detto ieri – poi non so cosa accadrà, non c’è niente di certo. Magari prolungheremo il periodo qui, sarebbe bello». L’Inter non ha mai smesso di seguirlo ma in considerazione dell’asse di mercato che ormai si è aperto con la Roma – Dodò, Ljajic, Juan Jesus – potrebbe decidere di mollarlo. E Spalletti, con un profilo tipo Calleri, si ritroverebbe un attaccante emergente in panchina, con un’esperienza superiore a quella di Ezequiel Ponce, anche lui argentino ma di quattro anni più giovane, il cui esordio nella Roma dei grandi è stato frenato dal grave infortunio al ginocchio da cui è appena guarito. AMPLIAMENTO. L’eventuale arrivo di Calleri, su cui la Roma si sta interrogando, non è legato alla partenza di Edin Dzeko, che a fine stagione avrà un colloquio con Spalletti per decidere se restare o meno. Non è interesse di nessuno, tantomeno della Roma che lo paga 4,5 milioni netti all’anno, continuare insieme se non esistono le prospettive tecniche per farlo. Però dipenderà anche dalle offerte che gli arriveranno. Dzeko non vuole trasferirsi in Cina o comunque in campionati di secondo piano, ritenendo di essere ancora un centravanti di alto livello. Al suo posto è stato sondato il francese Alexandre Lacazette del Lione: anche l’anno scorso Sabatini provò a prenderlo, sentendosi rispondere che non era in vendita. Stavolta la disponibilità potrebbe essere diversa ma va battuta una ricchissima concorrenza internazionale. Così come per l’altro centravanti della Ligue 1 che alla Roma piace da matti: Michy Batshuayi, stella del Marsiglia e della nazionale belga. In Francia, dove ha segnato 19 gol in stagione, è considerato il nuovo Drogba. Per talento, fisico e anche per costi”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.