L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla rivoluzione Ifab che riguarda anche il Var.
Rivoluzione in atto, alla ricerca di nuovi miglioramenti delle regole del gioco. L’Ifab, finalmente aperta ai tecnici, agli ex calciatori e soprattutto alle figure arbitrali (Collina per la Fifa, Rizzoli per la Concacaf e Rosetti per la Uefa ne sono gli esempi più lampanti), sta pensando a nuovi frontiere, soprattutto in materia di VAR. L’obiettivo è “svecchiare” il protocollo, che può sembrare un paradosso visto che parliamo di una creatura nata setto, otto anni fa. Ma da allora nulla è cambiato e qualcosa bisogna rivedere, per rendere più “giuste” le partite.
E allora, ecco che nelle pieghe dei vari panel dell’Ifab spuntano idee, vengono esplicitati pensieri, si fanno osservazioni in attesa dell’ispirazione giusta. Da applicare non subito, più in là, in un orizzonte temporale che va dal prossimo Mondiale per club (non quello che comincerà il 12 dicembre prossimo in Arabia Saudita, ultimo con l’attuale formula, ma quello negli Usa nell’estate del 2025) al Mondiale vero e proprio (2026 in Usa, Messico e Canada). Nell’aria, interventi “figli” della medesima ratio, ovvero correggere il chiaro ed evidente errore. Perché potrebbe esserlo, ad esempio, un calcio d’angolo che non c’era, una punizione invertita, addirittura un’ammonizione che porta all’espulsione.
Non bisognerà, invece, aspettare molto per una delle novità che l’Annual Business Meeting di Londra di lunedì ha annunciato, insieme all’espulsione a tempo che sarà sperimentata in Premier (o in FA Cup) già dal prossimo anno. Si tratta dell’espulsione per un fallo di mano che evita la chiara possibilità di segnare una rete. Insomma, il Dogso. Ad oggi, la depenalizzazione riguardava solo gli interventi “genuini”, quelli tesi alla contesa del pallone (pensate al portiere in uscita). Dal 2024-25 in avanti (per l’ufficialità bisognerà aspettare la ratifica a marzo) i falli di mano che impediscono una chiara occasione da gol e che porteranno al rigore non saranno più puniti col rosso ma con il giallo. Scommettiamo che qualcosa, prima della fine della stagione, la vedremo già?