L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” si sofferma sulle partite che rimarranno senza pubblico in questo week-end. Nessun assist dal Governo per il derby d’Italia tra Juventus e Inter. Ne sapremo di più nel Consiglio dei ministri di oggi che affronterà l’emergenza Coronavirus non solo nello sport ma per tutto il Paese. Di certo però per il momento, purtroppo, il calcio non riapre i battenti. Ieri sera alle 22 la Lega Serie A ha diramato il comunicato con il quale ha ufficializzato che tra domani (Udinese-Fiorentina) e domenica (Milan-Genoa, Parma-Spal, Sassuolo-Brescia e Juventus-Inter) non ci saranno novità nelle gare previste senza tifosi. In via Rosellini tutte le 5 partite nelle regioni “contagiate” sono stato trattate allo stesso modo: niente concessioni a questa o a quella squadra, niente figli e figliastri. Ecco perché sono naufragati i tentativi di Juventus e Milan di posticipare di un giorno i rispettivi impegni contro Inter e Genoa. Con addio a due incassi importanti, soprattutto quello del derby d’Italia. Adesso ci sarà il tema del rimborso dei biglietti, con il Milan che ha già dato il via libera, mentre la Juve non si è ancora pronunciata (ieri sera alle 22,30 i tagliandi per domenica erano ancora acquistabili sul sito). Una parentesi la merita Udinese-Fiorentina che il governatore friulano Fedriga fino a ieri non voleva far giocare né con il pubblico né a porte chiuse. Molti i contatti tra sport e politica a riguardo, ma tutto porta a credere che il match andrà in scena anche se un punto interrogativo a riguardo resta. Sampdoria-Hellas Verona di lunedì invece si giocherà a porte aperte. A meno che oggi non cambi qualcosa. Non va escluso che la chiusura degli eventi sportivi in alcune regioni vada avanti la prossima settimana coinvolgendo la semifinale di Coppa Italia di mercoledì a Torino, Juventus-Milan, e qualche partita nel weekend. Oggi il Governo magari farà chiarezza a riguardo e i Governatori delle regioni dovranno adeguarsi.