Corriere dello Sport: “Buffon può diventare il n. 1 al mondo”
“«Gioca Buffon», perché poi, alla fine, non te l’aspetti che lui, il Mito, non ci sia. «Gioca Buffon» scherza Ventura che al suo capitano, millenario comunque la vogliate guardare, non rinuncia e non lo farà, almeno fino a Mosca (speriamo), domenica 15 luglio del 2018. Gioca Buffon, ed è un record che frantuma un record, come un passo dietro l’altro. Mille, oggi, ma son di più perché quando giocava nell’Under 21 (undici presenze) contemporaneamente difendeva la porta del Parma in A, diventato già Prodigio. E allora, non conta? Gioca Buffon, perché «non mi manca una partita fra tutte quelle giocate, ma il post di una partita che regali gioia, da condividere con i compagni, con l’allenatore». E allora, gioca Buffon, sì, fino al 2018 e pare d’intravvedere (ancora) nelle sue parole che si fermerà li, «anche se mai dire mai. Ma chi vuole stravincere spesso si brucia». E lui non vuole certo farlo. Gioca e se arriverà fino a quel giorno, diventerà il giocatore con più presenze in Nazionale in assoluto, in tutto il Mondo.
SENZA RIVALI. Un record dietro l’altro. Oggi subito, millenario o no, supererà l’amico-rivale (più amico che rivale) Iker Casillas, diventando il giocatore in attività con più partite nella propria Nazionale (saranno 168). Ma non basta, perché è il destino del Mito arrivare là dove nessuno è mai arrivato. E allora, mancano diciassette perle perché la collana sia completa. Per infilarle tutte, e arrivare all’egiziano Ahmed Hassan, centrocampista, ultima gara ufficiale maggio 2012, a quota 184, c’è bisogno di Gigi-Mito fino a Mosca. Vediamo come. Malcontate, ci sono ancora sei partite del girone di qualificazione, più altre quattro fra amichevoli e (scongiuri ammessi) spareggi-Mondiali. Nel 2018, si giocheranno almeno due partite nella finestra di marzo (di solito è così) più almeno due d’avvicinamento al Mondiale. A queste aggiungete le tre del girone iridato di Russia 2018 e siamo arrivati a diciassette. Potrebbe, però, non bastare. Perché – Ventura dixit – Donnarumma ha bisogno di giocare qualche partita. E allora, ecco perché l’obiettivo è la finale di Mosca.
FUTURO. Orgoglio-Gigi, da un record all’altro. «Ma non ce ne saranno altre mille, questo ve lo garantisco. Non so cosa succederà dopo il 2018, io sono molto tranquillo, so quali sono i miei obiettivi. E chi vuole stravincere spesso si brucia. Cosa succederà nel mio futuro non lo so. Magari all’ultima partita rifilo una testa a qualcuno come Zidane ed esco così…. (ride) Non sono un malinconico che pensa al passato o un figlio di questi tempi che brucia tutto e subito. Voglio godermi ogni istante, ora c’è l’Albania. Da temere senza dimenticare chi siamo, però». Orgoglioso, Gigi, perché «anche se mi fa strano pensare che Donnarumma e Meret insieme non fanno la mia età, mi riempie d’orgoglio pensare che sto qui con ragazzi così giovani dietro». Gioca Gigi e lancia un appello alla Lega (dove però sembra non ci sentano da quest’orecchio): «Un piccolo sacrificio per permetterci di aiutare la Nazionale in chiave Spagna credo si possa fare. Anche perché sarebbe difficile sostenere il contrario, dopo che lo hanno detto il mister e Immobile…»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.