L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Matteo Brunori un “tesoro” per la Juventus.
Obiettivo 80 milioni. La Juve fa cassa: inevitabilmente, specie nell’attuale contesto storico ed economico, vendere diventa fondamentale per dare ossigeno ai conti e finanziare il mercato. Il club bianconero ha posto come linea guida prioritaria la sostenibilità della gestione, che si articola in tagli di stipendi, spalmatura degli ingaggi, alleggerimento del monte complessivo dei compensi anche attraverso i risparmi che si possono ottenere cedendo (in prestito o definitivamente) chi non rientra più nei programmi tecnico o sfruttando occasioni in uscita in caso di offerte significative e convenienti. A parte De Ligt, ci sono altri giocatori che possono garantire il classico “tesoretto”, da utilizzare per tenere d’occhio il bilancio e muoversi sul fronte degli acquisti.
L’obiettivo che può considerarsi raggiungibile e credibile è raggiungere quota 80 milioni attraverso le cessioni, cui aggiungere minori spese per stipendi di coloro che non fanno più al caso di Allegri. I due indiziati sono Ramsey e Arthur. Con il gallese, tornato dall’infelice prestito ai Glasgow Rangers, si sta discutendo la risoluzione del contratto, in scadenza nel 2023. La Juve intende risparmiare i 14 milioni lordi dell’ultimo anno, perché Aaron chiede una buonuscita: intesa= sui 3-4 milioni. Arthur, invece, pesa sul bilancio per oltre 47 milioni e quindi l’unica possibilità di alleggerirlo è una cessione in prestito. Ma da dove potrebbero arrivare quindi gli 80 milioni? In parte dall’addio di Rabiot: il francese ha chiesto di andare via ed è valutato (almeno) 20 milioni. Sulle sue tracce ci sono Chelsea, Manchester United, Newcastle (già rifiutato) e Paris Saint Germain. Identico valore viene dato a Nicolò Rovella, uno dei giovani di rientro alla base e desideroso di giocarsi una chance con Allegri. Il suo sacrificio potrebbe essere un controsenso rispetto alla politica “verde” perseguita dalla società ma la concorrenza tra talenti (ci sono pure Miretti e Fagioli pronti per la prima squadra) è ampia e l’ex Genoa potrebbe anche partire in caso di scenario redditizio.
In uscita c’è sicuramente Luca Pellegrini: dalla sua cessione la Juve punta a ricavare 12 milioni. Il terzino piace soprattutto in Premier League: West Ham e Fulham. Rolando Madragora, invece, non riscattato dal Torino, è ad un passo dalla Fiorentina: una base di intesa c’è già con i viola per 9 milioni più uno di bonus. Altre risorse preziose potrebbero arrivare dai giocatori che sono di proprietà juventina e che si sono distinti in prestito. Il primo nome è l’italo-albanese Giacomo Vrioni, attaccante ex dell’Under 23, la Juve lo valuta 10 milioni, anche se Allegri vuole valutarlo in ritiro. Un altro bomber è Matteo Brunori che ha guidato il Palermo alla promozione in B: piace a mezza Italia e può garantire almeno 5 milioni. Come Luca Zanimacchia, protagonista della promozione in serie A della Cremonese per il quale la richiesta è di 3 milioni. La Juve fa cassa. E se poi qualcuno bussasse alla Continassa per McKennie o Zakaria…