In un pomeriggio di pioggia, il Palermo ha vissuto una giornata favorevole, inaugurando il 2025 con un successo importante. La squadra di Dionisi ha finalmente trovato il primo gol stagionale su azione grazie a Brunori, rompendo il digiuno delle reti degli attaccanti. La scelta di un modulo più funzionale al momento, unita alla feroce applicazione collettiva e alla solidità difensiva, ha fatto la differenza. Di fronte, un Modena reduce da otto risultati utili consecutivi ha ceduto, forse pagando un eccesso di fiducia e le assenze pesanti in difesa di Cauz e Zaro, entrambi squalificati.
Come riportato da Paolo Vannini per il Corriere dello Sport, la squadra ospite ha patito anche alcune scelte discutibili: i fantasisti Caso (in campo solo per mezz’ora) e Bozhanaj (rimasto in panchina) non sono stati protagonisti, probabilmente a causa del terreno pesante. In avanti, Defrel e Mendes hanno deluso, sprecando le occasioni create, mentre i tanti palloni eleganti giocati da Palumbo non hanno trovato la necessaria concretezza.
La svolta della partita è arrivata al 34’ del primo tempo. Dopo una mezz’ora equilibrata con poche emozioni, il Palermo ha sbloccato il risultato sugli sviluppi di un corner. Un cross di Ranocchia ha trovato Brunori a due passi dalla porta: inizialmente annullata per un presunto controllo irregolare, la rete è stata convalidata dopo 4 minuti di revisione al Var, che ha chiarito l’assenza di un tocco di mano da parte di Ceccaroni o del centravanti. Per Brunori è stata una liberazione, tornando al gol sette mesi dopo l’ultima segnatura al “Barbera”.
Nel secondo tempo, la reazione del Modena è stata poco incisiva. Di Pardo e Mendes hanno fallito un’importante opportunità in apertura, e al 50’ i gialloblù hanno pagato un’altra distrazione su un assist di Ranocchia, che ha permesso a Le Doauron di segnare il 2-0 con un anticipo decisivo: è il suo terzo gol nelle ultime quattro gare.
I cambi di Mandelli non hanno avuto l’effetto sperato, mentre il Palermo ha continuato a lottare su ogni pallone, sfiorando anche il tris con Ranocchia e Ceccaroni. In porta, Sirigu, tornato a vestire la maglia rosanero dopo 14 anni, ha chiuso la partita con la porta inviolata, indossando anche la fascia da capitano dopo l’uscita di Brunori.
Non è stata una prestazione spettacolare, ma il Palermo ha mostrato una concretezza e una determinazione fondamentali per superare le difficoltà. Il pubblico, che nei giorni scorsi aveva manifestato il proprio dissenso, ha sostenuto la squadra durante il match e ha applaudito al termine, riconoscendo l’impegno e la voglia di riscatto della formazione rosanero. Dionisi, dopo settimane complicate culminate con l’esonero del direttore sportivo De Sanctis, può respirare: questa vittoria è una meritata boccata d’ossigeno.