L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Palermo-Cagliari in programma domani al Barbera.
E’ l’ultima partita dell’anno al Barbera e i tifosi si augurano di chiudere in linea con un 2022 ricco di emozioni. Partito in sordina, con ancora le limitazioni da Covid e neppure 5.000 presenze allo stadio, con un entusiasmo cresciuto via via che la rincorsa della squadra di Baldini prendeva consistenza, esploso con quei 4 “tutto esaurito” nei play off, 140.000 spettatori totali che convinsero definitivamente il City Group, una delle maggiori holding del calcio mondiale, che Palermo era la piazza giusta per inserirsi nel calcio italiano rilevando la maggioranza del club.
L’obiettivo è il raggiungimento degli alti livelli cui la città aspira per importanza e tradizione, attraverso step che l’ambiente spererebbe veloci ma che necessitano di tempi d’assestamento. Intanto, la riconquista della serie B ha riportato uno zoccolo più ampio di appassionati, quasi 11.500 abbonati e un’affluenza al Barbera che pone Palermo al terzo posto in categoria (dietro Bari e Genoa), nonostante un avvio di stagione non esaltante sul piano di risultati e spettacolo.
I tabù da spezzare. Domani col Cagliari ci sarebbero molte premesse per un big match, compreso il blasone dell’avversario allenato fra l’altro da un grande ex come Fabio Liverani, ma in realtà fra finale mondiale (pur col posticipo dell’orario d’inizio) e feste natalizie, gli spalti non si riempiranno. Fiacca la prevendita, assicurata come sempre la presenza della curva Nord che ha pronti nuovi cori d’incitamento. Ma nell’ultima in casa del 2022 il Palermo e i sui bomber cercano di rinverdire le soddisfazioni che a lungo hanno caratterizzato l’anno e che proprio nel suo finale hanno un po’ sporcato una “striscia” brillante.
Dopo 16 gare di fila in cui il pubblico del Barbera ha sempre potuto festeggiare almeno un gol della sua squadra, nelle ultime 6 l’attacco si è inceppato in ben 4 occasioni. E una rete interna rosanero manca da 212’, inzuccata di Marconi col Parma. Stessa fame di gol ha Matteo Brunori, ancora più motivato per la convocazione di Mancini allo stage della nazionale in gran parte dedicato alla B. Il 9 di Corini, implacabile fuori casa (a bersaglio da 4 trasferte di fila), davanti alla propria gente non segna da 581’ (recuperi esclusi). E vuole riprendere a festeggiare al Barbera per presentarsi lunedì a Coverciano col morale a mille e chiudere alla grande un 2022 da favola.