Corriere dello Sport: “Breda, il tecnico delle missioni impossibili. A Palermo la vittoria della svolta”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla Ternana vittoriosa al Barbera e sul tecnico Breda.
L’esperto di salvezze la Ternana se l’è portato in casa. E chissà quanto possa aver pesato il passato di Roberto Breda nella scelta fatta a inizio novembre dalla società rossoverde, determinata a non lasciare nulla al caso per raggiungere l’obiettivo prefissato a inizio torneo. Obiettivo tornato a portata di mano grazie al filotto di 4 risultati utili che ha contraddistinto il mese di febbraio, appena dopo la rivoluzione operata sul mercato invernale, quando la squadra ha cambiato pelle perdendo un po’ d’esperienza ma guadagnandone in freschezza e imprevedibilità.
LA RISALITA. Breda ha preso la Ternana quando questa era a 6 punti di ritardo dalla salvezza diretta. Quindici partite e 23 punti dopo il ritardo s’è assottigliato a una sola lunghezza, e pure la zona playoff è meno distante. In un campionato che vive di equilibrio e incertezza, basta poco per ritrovarsi dalle stelle alle stalle. Se la Ternana ha saputo risalire la corrente è proprio grazie al trend positivo dell’ultimo mese, al netto di due opportunità sprecate tra le mura amiche contro Spezia e Lecco.
IL PASSATO. Palermo però può aver rappresentato la gara del definitivo switch. Per come la squadra ha interpretato la partita, per come Breda ha saputo infondere coraggio alla squadra, per nulla intimorita dalla forza d’urto dei padroni di casa. Dopotutto lui situazioni come quella attuale ne ha vissute parecchie in carriera: dal debutto sulla panchina della Reggina nel febbraio 2010, chiamato dalla Primavera a condurre la prima squadra alla salvezza in B (missione abbondantemente compiuta) al “miracolo di Latina”, quando lo prese all’ultimo posto dopo poche giornate e lo condusse fino alla finale playoff per la Serie A, persa contro il Cesena (2013-14). E ancora nella sua prima avventura a Terni (2015-16), dove la squadra era al terzultimo posto e chiuse 12esimo, per proseguire con l’exploit a Livorno del 2018-19 (arrivò a novembre in piena zona retrocessione, finendo 14esimo) fino all’ultima salvezza conquistata lo scorso anno ad Ascoli nell’arco di tre mesi.