L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” torna a parlare della possibilità di giocare il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, come accade in altri campionati. “Boxing Day sì o Boxing Day no. Una decisione definitiva verrà presa stamattina dal Consiglio di Lega. A metà gennaio, infatti, quando furono stabiliti l’inizio e la fine del prossimo campionato (rispettivamente il 21 agosto e il 28 maggio 2017), la questione era rimasta in sospeso, ma con un’ampia maggioranza di club favorevoli alla novità. Oggi si capirà se davvero a Santo Stefano scenderà in campo la serie A. Nel caso, verrà realizzata una sorta di evento speciale, con le gare distribuite lungo l’arco della giornata, per poi trasformarlo in un evento fisso, con lo scopo finale di aumentare il valore dei diritti tv del nostro campionato all’estero. La decisione è strettamente collegata alla Supercoppa. L’unica certezza, al momento, è che Juventus e Milan si contenderanno il trofeo, mentre c’è incertezza sia sulla data sia sulla sede. Proprio il club rossonero, al di là del pericolo di dover scendere in campo già il 28 luglio per il terzo preliminare di Europa League, spinge per uno slittamento in inverno con, evidentemente, probabile spostamento negli Emirati Arabi. E, visto che dal fronte bianconero non trapelano reazioni negative, allora la soluzione, già valutata a gennaio, potrebbe essere quella di fissarla qualche giorno prima della ripresa del campionato che, con il Boxing Day, sarebbe il 15 gennaio”.
MULTA DIRITTI TV – “In mattinata, comunque, verrà stabilito l’intero quadro di date del prossimo campionato, quindi anche tutti i turni infrasettimanali, che non dovrebbero essere più di tre. Nel pomeriggio, poi, comincerà l’Assemblea, il cui ordine del giorno è particolarmente ricco. L’argomento principale sarà la sentenza dell’Agcom sull’ultima asta per i diritti tv che ha assegnato alla Lega una multa di 1,9 milioni. Da decidere, come già preannunciato, se si procederà con un ricorso. Sono tutt’altro che da escludere, però, contrasti interni per fissare le modalità di pagamento: in sostanza, totale da dividere tra i club in parti uguali, come vorrebbero le big, oppure in base al fatturato, come vorrebbero le medio-piccole?”.
PARACADUTE – “Un altro caso spinoso riguarda le recenti decisioni della serie B in materia di organizzazione dei campionati e di erogazione della mutualità. In sostanza, le squadre retrocesse, potendo beneficiare del “Paracadute”, non parteciperanno alla suddivisione delle risorse interne della categoria cadetta. Ecco, non sono da escludere provvedimenti in risposta alla presa di posizione della B. Provvedimenti che potrebbero coinvolgere le società promosse nella massima categoria. Sempre durante l’Assemblea, inoltre, verranno illustrate le modalità di applicazione della Video Assistance Referee, la cosiddetta moviola in campo, la cui sperimentazione scatterà dal prossimo campionato”.