L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Bologna e l’intrigo Amian.
Nel giorno in cui ha praticamente chiuso Mihajlo Ilic, giovane difensore serbo del Partizan Belgrado, classe 2003, 4,5 milioni più 1 di bonus, tra una video-chiamata e l’altra il Bologna vuole stringere i tempi per definire anche le altre 3 operazioni che ha in ballo da un mesetto. Precisamente quelle per Santiago Castro del Velez Sarsfield, attaccante argentino, classe 2004, Talles Magno del New York City, attaccante brasiliano del 2002 e Kelvin Amian dello Spezia, difensore francese, 25 anni.
Giovanni Sartori e Marco Di Vaio stanno facendo il possibile per trovare la quadra almeno per una già entro domenica, ma gli servirà un’autentica impresa, anche perché i trasferimenti internazionali richiedono mille cautele soprattutto da parte di chi deve acquistare. Morale: a Casteldebole sono convinti che le fumate bianche slitteranno all’inizio della prossima settimana, dopo la partita di Cagliari, e se dovesse essere veramente così, sarebbe ugualmente il massimo della vita anche per Thiago Motta. Sì, perché a quel punto l’allenatore rossoblù avrebbe due settimane intere per poter lavorare con i rinforzi, considerato che per l’impegno della Fiorentina in Supercoppa il Bologna salterà una domenica di campionato e sarà di nuovo in campo solo il 27 gennaio a San Siro contro il Milan.
Ora come ora non sembra esserci una trattativa più avanti delle altre, perché è vero che per quella relativa ad Amian i contatti sono quotidiani tra Bologna e Spezia, ma è altrettanto vero che la presa di posizione del difensore francese che sta forzando (appunto) la mano per sbarcare a Casteldebole ha per certi versi irrigidito i dirigenti del club ligure, i quali continuano a pretendere più di 2,5 milioni per lasciarlo partire. Non solo. Sartori e Di Vaio vorrebbero rilevarlo in prestito con diritto di riscatto mentre lo Spezia sembra deciso a mollarlo solo con l’obbligo.
E proprio su questo punto si stanno confrontando anche i capi del Bologna con Riccardo Bigon, attuale consulente della Holding City Group, per Talles Magno: Bigon è disposto a cederlo ma solo con l’obbligo mentre Sartori e Di Vaio vogliono lasciarsi una porticina aperta, pur credendo nelle potenzialità di questo brasiliano che può essere impiegato sia da prima punta che da esterno. E credendoci molto anche lo stesso Thiago Motta. La sensazione è che la quadra sarà trovata, anche perché questo è un affare che vogliono chiudere tutti, ma è evidente che non sarà facile per le due parti mettersi d’accordo sui numeri. Certo, lo stesso Talles Magno sta cercando di convincere i suoi dirigenti a raggiungere l’intesa con il Bologna, volendo giocare nel campionato italiano.