L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla sconfitta del Perugia contro il Südtirol che ha portato alle dimissioni di Baldini.
Perugia in picchiata. Silvio Baldini, con la squadra ultima, si dimette e apre una crisi davvero inimmaginabile la scorsa estate. I tifosi imbufaliti contestano la società e continuano a sollecitare Massimiliano Santopadre a passare la mano e i giocatori ad andare a lavorare. Sul campo piovono fumogeni. La decisione del tecnico massese, tra l’altro, suona come una critica alla gestione societaria, incapace di dare continuità negli anni a un progetto serio e credibile. Non è bastata la notizia del nuovo “Curi” per placare gli animi. Sogno bellissimo, ma al momento quello che la città e i tifosi pretendono è la salvezza che diventa un obiettivo sempre più difficile. Ora cosa deciderà Santopadre? Convocato per questa mattina in sede Fabrizio Castori (ieri pomeriggio impegnato, col suo staff, a studiare il Napoli al Maradona). Il ds Giannitti spinge per questa soluzione. Anche perché Baldini ha motivato la sua decisione di lasciare spiegando che nella squadra sarebbero emersi egoismi così forti da impedirgli di poter svolgere al meglio il suo lavoro. Sarà necessaria una campagna acquisti importante a gennaio per salvare il salvabile.
LA GARA. È l’ex Mirko Carretta ad affondare ancora il Perugia (4ª sconfitta di fila) e a regala ai suoi nuovi colori il sesto risultato utile di fila) e si avvicina alla zona play off. Mastica amaro il Perugia che con un secondo tempo più gagliardo non solo aveva conquistato il pari. Una giocata di Casiraghi (lasciato libero di inventare l’assist) si trasforma nell’ennesima condanna. Baldini cambia il direttore d’orchestra: spazio a Milos Vulic con Bartolomei che parte dalla panchina. Sulla destra catena Paz-Lisi, sulla sinistra Beghetto-Olivieri. Già al 13′ bolzanini in vantaggio: cross dalla destra di De Col, Mazzocchi con una incornata da centro area insacca. Tenta di cambiare il tecnico biancorosso: Curado per Beghetto (noie muscolari) e Kouan per Lisi. Attacca Baldini, ma senza lucidità.