Corriere dello Sport: “Berardi, da esautorato a eroe del Messina”

“Da portiere saracinesca e meno battuto d’Italia a colabrodo, dalle accuse del presidente Natale Stracuzzi al pomeriggio eroico contro il Foggia. La vita in giallorosso di Alessandro Berardi non è mai banale; ogni periodo, ogni partita, ogni istante gli riserva nuove emozioni, momenti esaltanti e crisi profonde. Lui, romano di venticinque anni, affronta tutto nel bene e nel male con la forza e la spregiudicatezza della sua età, supportato da uno spogliatoio compatto che l’ha sempre aiutato e tenuto nella giusta considerazione. Cresciuto nelle giovanili della Lazio e con alle spalle soltanto dieci presenze tra Salerno, Verona e Grosseto, è l’unico superstite del Messina retrocesso l’anno scorso nei dilettanti prima della riammissione. Se è tornato, dopo un periodo di prova nel Catania, un motivo ci sarà. In effetti Berardi è tra i pochi a salvarsi in un Messina disastroso, che sul campo retrocede nel peggiore dei modi, cioè perdendo la doppia sfida nei playout contro la Reggina. Berardi non ha grosse responsabilità e svolge diligentemente il suo compito nelle dodici partite in cui viene chiamato in causa. ECCO LA CHIAMATA. In estate si sposa e alle porte dell’inizio del campionato il diesse Christian Argurio trova l’accordo con la Lazio e lo riporta in riva allo Stretto. Subisce appena tre gol (Monopoli, Paganese e Matera) nelle prime otto giornate e, insieme a Branduani della Spal, è il portiere meno battuto d’Italia nella città in cui Marco Storari ha mosso i passi decisivi per arrivare a vincere tanto nella Juventus. Il Messina, imbattuto per otto giornate, raggiunge la vetta in tre occasioni e cade per la prima volta a Foggia. Torna l’entusiasmo tra i tifosi, la difesa è da urlo, Berardi prolunga il contratto per altri due anni. Tutti, però, sanno che questo Messina non può vincere il torneo, alla distanza non avrà i numeri tecnici per farlo, ma quando arrivano le sconfitte ambiente, società e spogliatoio si destabilizzano. FACEBOOK. Accade così che a fare da spartiacque ci sia la trasferta di Caserta del 22 dicembre con Berardi principale responsabile di quel ko che riporta i campani momentaneamente in vetta e fa scivolare giù il Messina. L’altra data che il portiere romano non dimenticherà facilmente è quella del suo venticinquesimo compleanno, lo scorso 16 gennaio, quando i giallorossi incassano cinque reti al San Filippo dal Benevento e Berardi prende gol da tutte le parti, anche se quella sconfitta ha tanti padri e molte origini. Sono le prime ore del mattino successivo quando il presidente Stracuzzi, scrivendo su Facebook ad un tifoso ammette: «Sono le 4 e non prendo sonno. Siamo stati umiliati in modo meschino. Fuori Berardi mai più a Messina e chi ha sbagliato fuori». Scoppia il finimondo, Berardi viene dato per partente, ma il peggio deve ancora arrivare. Nuove accuse, poi smentite da Stracuzzi, arrivano dalle colonne dei giornali col presidente che lo attacca per il pareggio contro la Paganese e annuncia l’imminente arrivo di un nuovo portiere: Miguel Angel Martinez, 20 anni, dalle giovanili del Real Madrid. Berardi è un uomo distrutto, attaccato da tutti, tifosi ed opinione pubblica, ma lo spogliatoio crede in lui; intanto Stracuzzi ritraetta e si dice disposto a prolungargli il contratto fino a cinque anni. La società paga la sua inesperienza, sconfitte come tsunami che lasciano il segno e vittorie che esaltano oltre il lecito. L’ultima, quella di domenica scorsa contro la super corazzata Foggia, ha rilanciato proprio Alessandro Berardi, che con quattro parate decisive ha firmato il successo più importante della stagione, avvicinando il Messina alla salvezza matematica e rilanciando se stesso, scongiuri doverosi, non si sa fino a quando”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.