Corriere dello Sport: “Benevento, teppisti braccati. L’amarezza di Vigorito”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Benevento e l’aggressione al pullman della squadra di rientro da Cittadella.

Un pomeriggio di ordinaria follia. L’epilogo più triste per una stagione calcistica diventata una lunga agonia. Non fosse bastata la retrocessione virtuale (per quella matematica manca un punto) giunta dopo un’altra prova inguardabile al Tombolato di Cittadella, è arrivato anche il fattaccio di cronaca nera, con tanto di aggressione stile “far west” sull’Autostrada Direttissima, che deprime ulteriormente l’ambiente. Il Benevento aveva raggiunto Cittadella in treno. Poi i disagi creati dal problema alla linea elettrica tra Roma Tiburtina e Settebagni, con ritardi di 6 ore, hanno spinto a utilizzare per il ritorno il pullman societario che aveva seguito la squadra. Decisione presa senza preavviso alla scorta di Polizia.

L’ASSALTO. Il passaggio del “Man” griffato con lo stemma della Strega sul fianco non poteva passare inosservato e così all’altezza di una delle gallerie sulla Direttissima in prossimità di Barberino del Mugello, tre “Van” di colore scuro hanno assalito il mezzo della squadra giallorossa con lancio di oggetti e colpi di asta. Uno dei mezzi ha superato il pullman e ne ha rallentato la corsa, gli altri hanno dato vita all’aggressione. In frantumi uno dei vetri esterni con autentico terrore negli occupanti. L’intervento della Polizia Stradale che operava in zona ha evitato che ci fossero conseguenze più tragiche. Da Firenze la squadra ha proseguito scortata fino a Benevento. Di competenza della Digos di Firenze, le indagini passeranno presto alla Questura di Benevento. Intanto già si è provveduto alla prima visione delle immagini delle videocamere di sicurezza e dalle prime notizie trapelate gli autori del grave gesto sarebbero già stati individuati.

MASTELLA e vigorito. Il sindaco Clemente Mastella ha condannato il deprecabile episodio: «Esprimo la massima solidarietà ai dirigenti, agli atleti e a tutta la società del Benevento calcio per ciò che è avvenuto. I teppisti e i violenti non hanno nulla a che vedere né co l tifo né con la città». Al termine della gara, visibilmente scosso, il presidente aveva pronunciato un commosso “mi dispiace” rivolto alla tifoseria. Di futuro ha evitato di parlare, rimandando ogni decisioni. «Dopo una delusione, molti anni fa, dissi ai tifosi di non buttare vie le bandiere, perché sarebbero tornate a sventolare. Questa volta dico di stringerle forti e di trovare un posto dove riporle. Domani è un altro giorno». Il rammarico è tanto: «Penso a quei tifosi che hanno visto svanire 17 anni di sacrifici e a cui ho tolto un sorriso. Ma quel sorriso l’ho tolto anche a me stesso. Sono triste per la tifoseria e per la città: quando dico di aspettare domani non lo dico per far preoccupare la gente, ma è chiaro che se pensano che senza Vigorito non possa esserci più calcio a Benevento, ebbene su ciò la città deve interrogarsi. Siamo retrocessi a inizio stagione nell’indifferenza di tanti. Quella parola “insieme” non lo è stata per tutti».

Benevento: pullman della squadra aggredito sulla “Direttissima”, lancio di oggetti e vetri in frantumi

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Redazione Ilovepalermocalcio