L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla vittoria conquistata ieri dal Palermo contro la Virtus Francavilla.
Tre punti in piena emergenza per il Palermo del cuore che è già qualcosa in assenza d’altro. Serata incandescente, conclusa con capannelli sul campo e la Virtus a protestare per un finale rocambolesco in cui è passata dall’uomo in più a quello in meno per due folli espulsioni di Perez (proteste reiterate con l’arbitro) e addirittura il portiere Nobile che ha preso la palla con la mano a metà campo.
Ma i pugliesi devono fare solo mea culpa per avere regalato più volte la partita ai rosa che hanno giocato 60′ in inferiorità numerica e sembravano destinati al peggio. Invece non solo gli ospiti non ne hanno approfittato, ma hanno persino omaggiato il gol al Palermo con un retropassaggio suicida di Caporale su cui si è fiondato Brunori, freddissimo nel dribblare il portiere e siglare la rete del successo.
La Virtus Francavilla aveva la strada spinata dal rosso a Perrotta (entrata scomposta ma di gioco, ad oltre 60 metri dalla porta). Filippi ne aveva cambiati 4 rispetto alla disfatta di Torre del Greco, rinunciando inizialmente a Brunori, ma recuperando Valente e Silipo. L’inferiorità numerica lo ha costretto a rivoluzionare tutto, con l’innesto di un centrocampista per una punta e il passaggio al 4-3-2, che costringe Valente a fare il terzino. Sin dall’inizio, il Palermo ha avvertito la pressione, poi si è esaltato nella lotta. Sospeso ogni giudizio sul gioco.