Corriere dello Sport: “Bari-Palermo, sapore di A. Stasera al via il campionato di B con due delle candidate alla promozione”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara tra Bari e Palermo che darà il via al campionato di B.
Bari, una notte per tornare grande. Il San Nicola è vestito a festa, gonfio di speranze e di attese, è una “ prima ” di lusso con non meno di ventimila spettatori. Si ricomincia col Palermo fidando nella buona stella e in una vittoria che possa riportare un po’ di buonumore dopo l’inatteso passo falso interno in Coppa contro il Parma. «Ci sentiamo pronti – annuncia Mignani – abbiamo lo spirito per iniziare un campionato con la partita più importante che si possa fare. Per costruire ci vuole tempo. Da quando sono qu i , la società ha dimostrato di volerlo fare. Ora siamo all’inizio, ha poco senso fare valutazioni. Dobbiamo aspettare quando la rosa sarà completata e la condizione fisica sarà la stessa per tutti. I nuovi hanno bisogno di tempo per capire le idee che propongo . Non credo che siamo in ritardo di condizione, i valori della squadra contro il Parma sono stati monitorati dal gps e sono equivalenti a una partita di metà stagione quando eravamo nel pieno delle forze. La squadra sta bene, ma a volte la testa non va di pari passo con le gambe e viceversa, dobbiamo lavorare anche sotto il profilo mental e ».
RITROVARSI UN ANNO DOPO . Bari e Palermo un anno dopo. Era il 19 agosto, solo un giorno in meno di differenza e terminò 1-1 con Mignani al debutto . « Una stagione in panchina in B a Bari è stato un motivo di crescita personale – ricorda – lavorare con giocatori sempre più evoluti comporta un continuo aggiornamento. E’ stato un anno molto importante e positivo. Non mi sento di essere diventato un allenatore eccezionale , ma ho la consapevolezza del percorso che ho alle spalle». Palermo ambiziosissimo quest’anno . «Hanno mantenuto buona parte dell’organico e lo stesso allenatore. Vengono da una buona partita in Coppa a Cagliari. Corini è bravo, preparato e conosco la bontà della loro rosa. Corini punta a vincere a Bari? Ogni allenatore vuole vincere. Vale anche per me e per la nostra squadra, vogliamo iniziare con una vittoria».
Un gran galà per cominciare una stagione di forti attese: curiosamente, anche lo scorso anno quasi nello stesso giorno, era il 19 agosto, il Palermo fece il suo debutto in trasferta nell’astronave del San Nicola, e strappò un buon pareggio (1-1, rete iniziale di Valente rimontata da Cheddira) ma con presupposti del tutto diversi. Quella squadra era sbarazzina e toccata ancora dalla magia della promozione, questa dovrebbe essere più matura e consapevole, forgiata da un campionato di costruzione e adesso da un completamento della rosa, che in realtà deve inserire almeno altre due o tre pedine di spessore. Compito demandato negli ultimi giorni di mercato a Bigon e Rinaudo, che potrebbero annunciare qualcosa (il terzino sinistro e forse anche il centrocampista) già all’inizio della prossima settimana: certamente la proprietà City non si tirerà indietro perché anche nei suoi intenti c’è il tentativo di conquistare la massima categoria, obiettivo quasi inevitabile quando ti chiami Palermo e muovi una tifoseria gigantesca, capace di darti una marcia in più (fino a ieri realizzati 11.000 abbonamenti).
Il dettaglio da rimuovere. Partire con un big match esterno (il Bari ha mancato la serie A per 100” col gol di Pavoletti nella finale play off), non è in fondo un male per le nuove ambizioni rosanero. Che anche l’anno scorso hanno fatto sempre bene al cospetto di avversari importanti, per poi magari scivolare su scogli ritenuti più abbordabili. La gara di Cagliari sollecita un nuovo test sulle qualità del Palermo. La sensazione è che si veda il lavoro in profondità che Corini rivendica di stare svolgendo da mesi (l’anno scorso invece il tecnico partì senza aver condotto lui il ritiro) , ma che alcuni difetti endemici inseguano la squadra senza capirne il motivo preciso: tante volte nell’arco della passata stagione i rosa hanno raccolto meno di quanto seminato pagando attimi di disattenzione, esattamente come capitato alla prima di Coppa. L’arrivo di elementi abituati alle battaglie (Lucioni e Ceccaroni in particolare) va letto in quest’ottica e sarà subito messo alla prova dalla carica del Bari: c’è un dato relativo alle trasferte su cui si deve per forze intervenire se si vuole ambire alla A. L’anno scorso, su 19 gare fuori casa, il Palermo ha preso gol 17 volte, di cui le ultime 12, tutte quelle del 2023, consecutive, mantenendo la porta inviolata solo in due occasioni (nelle quali infatti ha vinto, Modena e Benevento). Cagliari da questo punto di vista non ha risolto il dubbio: i rosa nell’arco dei 90′ normali stavolta avevano tenuto Pigliacelli imbattuto, poi però nei supplementari ne hanno presi due .