L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso multiproprietà e De Laurentiis pronto a lottare ancora.
Multiproprietà, avanti tutta. La battaglia giudiziaria continua. La Corte Federale d’Appello ha fissato per oggi alle 11 l’udienza per discutere il ricorso presentato dall’avvocato Mattia Grassani per conto di Aurelio e Luigi De Laurentiis in qualità di amministratori di Napoli e Bari. La Filmauro proprietaria delle due società non si arrende e prova a ribaltare l’esito del primo grado di giustizia censurando la decisione del Tribunale Federale Nazionale.
Al centro della controversia l’ormai famosa delibera del 30 settembre scorso con cui il consiglio federale ha modificato l’art. 16 bis delle Noif che disciplina la multiproprietà. Una modifica ritenuta un «abuso di potere» avendo «leso i principi di affidamento, ragionevolezza e certezza del diritto». Verranno ribaditi gli argomenti già proposti in primo grado, che non sono stati valutati nella disamina del TFN e nella quale non si sono valorizzati gli effetti penalizzanti della retroattività delle nuove norme che impongono il termine ultimo del 30 giugno 2024.
Corpose le argomentazioni presentate dall’avvocato Grassani della Filmauro: «La Giunta Nazionale del CONI nel 2013 e la Commissione Europea, all’epoca della presidenza Monti, affermarono che il limite oltre il quale la libertà economica individuale non poteva essere privilegiata rispetto alla salvaguardia delle competizioni sportive era quello della partecipazione alla medesima competizione. Per tutte le altre situazioni, invece, vanno salvaguardati i diritti acquisiti». L’avvocato bolognese non ha dubbi: «Nel caso nostro si è intervenuti retroattivamente su un diritto acquisito senza che ve ne fosse una reale necessità e dunque la misura assunta è del tutto sproporzionata. Chiediamo che vengano ripristinate le regole in vigore al momento dell’acquisizione del Bari da parte di Filmauro».
PRONTI PER IL CONI. In caso venisse rigettato il ricorso i De Laurentiis sono decisi ad adire il Colleggio di Garanzia del Coni, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva. Dopodichè si andrebbe fino in fondo ricorrendo in ultima istanza, dopo Tar del Lazio e Consiglio di Stato, all’ .