L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Bari e sulla promozione conquistata.
Alla fine la torcida biancorossa ha sfoggiato anche i fuochi d’artificio per celebrare la promozione in serie B. E’ stato il culmine di una festa iniziata ancor prima del match, con spettacolari scene e cori assordanti. In tribuna al triplice fischio il presidente Luigi De Laurentiis ed il sindaco Andrea Decaro hanno abbracciato i tifosi sparsi in mezzo al pubblico di casa. In curva sud i supporters hanno accolto calorosamente i loro protagonisti, a partire da un entusiasta Michele Mignani:
«Stare qui a festeggiare è una cosa bellissima, sofferenze e sacrifici accumulati in anno sono di colpo diventati delle gioie. Sentivamo che questo giorno sarebbe arrivato e finalmente possiamo goderci questo traguardo». Il mister non ha voluto individuare una svolta precisa nella marcia verso la serie B: «Non penso ad un momento in particolare, credo che in generale negli scontri diretti abbiamo fatto vedere di avere qualcosa in più» . Mignani si è soffermato poi sulla sfida con il Latina, intraprendente all’inizio ma domato senza affanni alla distanza: «Alla vigilia si sentiva la pressione, inutile negarlo. I miei ragazzi, però, sono degli incoscienti, perché erano decisamente più tranquilli di me» .
AL SAN NICOLA. Per un Bari che esulta a Latina, c’è una Bari che gode al San Nicola. Quattromila cuori biancorossi in curva Nord a festeggiare il ritorno in B dopo aver visto la partita allo stadio. «Che b ello è», sulla bocca e negli occhi di tutti. Lo si legge sui maxischermi sulla pista d’atletica, lo si canta uscendo dallo stadio, ubriachi di gioia. La grande festa comincia qui, prima di abbracciare un’intera città. E allora ecco la formazione annunciata dallo speaker, come se il Bari giocasse in casa. Gli olé dopo ogni nome, un’ovazione per capitan Di Cesare. Poi tutti in piedi per l’inno, con le sciarpe tese al vento. Si canta ancora, quando la partita è già iniziata. Poi tutti in silenzio, finché Antenucci gonfia la rete e fa esplodere i tifosi biancorossi. Soprattutto al San Nicola, dove il nome del bomber è scandito al microfono, proprio come se avesse segnato in casa. Sono le 17,53 e tutti hanno già una certezza. Quella che si tornerà a giocare di sabato la prossima stagione, come ricorda uno dei cori più gettonati. Mani fra i capelli per il rigore sbagliato ma è un solo un attimo, in mezzo a tanto entusiasmo. Ormai è fatta e arriva anche il triplice fischio, seguito da un boato assordante .
CITTÀ IN FESTA. Con il sindaco Antonio Decaro presente a Latina, c’è l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli a godersi l’abbraccio dei suoi concittadini: «Che bellezza, festeggiare con la gente allo stadio. Godiamocela, questa promozione. Soprattutto per tutti i baresi sparsi per il mondo». Raggiante Eleonora Antenucci, la moglie del bomber, presente in curva assieme alle compagne degli altri giocatori: «Sono felicissima, sono tre anni che aspettavamo questo momento». E più di tutti lo aspettavano i baresi, festanti per le vie della città. È la gioia incontenibile di chi è stato al San Nicola ma soprattutto di chi ha seguito la partita a casa per poi riversarsi per le strade e nelle piazze del centro. Corso Vittorio Emanuele si colora di biancorosso, come ai bei tempi. Fino a notte fonda, quando si torna allo stadio, ad accogliere la squadra. Ed è già lunedì, finalmente in serie B.
Un sorriso che sa di gioia e di lberazione, l’urlo dei tifosi, l’abbraccio festoso con il sindaco Decaro, la corsa negli spogliatoi. Il presidente Luigi De Laurentiis è al settimo cielo: « E’ stato bellissimo. Ci siamo proprio abbracciati co n i l cuore , con la felicità di aver raggiunto un traguardo importantissimo per la società e per tutti i nostri tifosi. Finalmente siamo in paradiso. La Serie C è stata durissima, ci sono state delusioni importanti: la finale il primo anno, il secondo tra covid e tante frust r azioni. Ma quest’anno abbiamo costruito un gruppo importante. Sono felicissimo, mancava un a squadra così, un direttore sportivo che trovasse la quadra assieme al nostro mister. Ce lo meritiamo, ce l’abbiamo messa tutta. Io al destino ci credo, speravo di chiuderla qua , a Latina. Mi sono commosso al fischio finale, dopo tanta fatica , regalare una gioia ai tifosi e all’intera città di Bari è bellissimo. Ci abbiamo messo il cuore. Dedico questa promozione a tutti i tifosi, a cui dico di venire allo stadio a festeggiare. Forza Bari sempre».
IL GIORNO PIù BELLO. E’ il giorno più bello da quando Luigi De Laurentiis è presidente . Accompagna il Bari in B dopo quattro anni di speranze, attese, sospiri. Il sogno è diventato realtà. E’ un giorno importante per la vecchia Stella del Sud, risorta da una montagna di debiti, di raggiri e promesse mancate. Non è solo la vittoria di una squadra, è il traguardo di un nuovo Bari, quello di Luigi De Laurentiis, che si esalta e migliora, alla ricerca di nuove identità e fermenti. Ha vinto una società affidata con grande lungimiranza dal sindaco Antonio Decaro alla famiglia De Laurentiis. «Un percorso lungo quattro anni, ma Bari non finisce qui – promette il primo cittadino – Il destino ha voluto che la promozione arrivasse proprio a Latina. Ma ora dobbiamo andare più su».