Corriere dello Sport: “Barbera semivuoto, Zamparini contestato. Ecco come i tifosi rosanero continuano la loro protesta”

“Anche il contesto ambientale è stato un “fattore” della gara Palermo-Crotone. Confermate le previsioni della vigilia: il “Barbera” era semivuoto (8.394 gli spettatori presenti). Dopo la sfida contro l’Inter nella quale il Palermo ha giocato praticamente in trasferta in uno stadio con tanti sostenitori nerazzurri, per la seconda volta di fila gli spalti non sono stati una fonte di calore e di entusiasmo per i giocatori di casa. Cause di forza maggiore, con la complicità dell’alto costo dei biglietti, hanno indotto molti tifosi (abbonati compresi) a disertare lo stadio. Il malcontento per la gestione Zamparini in questo momento è una ragione dominante, una cappa che in città sovrasta qualsiasi altra istanza. Pur consapevole della necessità di sostenere la squadra in un momento chiave della stagione, molta gente ha ritenuto opportuno dare un segnale e ribadire in modo civile la propria amarezza per una conduzione che ormai non rappresenta più il sentimento del popolo rosanero. ATMOSFERA. Il numero uno del club di viale del Fante non era fisicamente presente allo stadio ma è stato costantemente nei pensieri dei gruppi del tifo organizzato. Sia degli ultras della Curva Nord Superiore, che per protesta hanno lasciato vuoto il proprio posto replicando lo sciopero scattato in occasione del match contro l’Inter, sia di quelli della Curva Nord Inferiore che sono entrati allo stadio con l’obiettivo di contestare il presidente senza soluzione di continuità. Durante la partita, attraverso una serie di cori intonati con rabbia e decisione (“A Palermo non ti vogliamo” e “Anche se vinci io ti contesto” i più significativi), ma anche prima del match in occasione di un sit-in (monitorato dalle forze dell’ordine) organizzato in viale del Fante di fronte all’ingresso del “Barbera”. I supporter della C.N.I., che hanno esposto lo striscione “Per la maglia, per la città”, hanno preso di mira anche il ds Salerno ma il bersaglio numero uno della loro protesta è stato il presidente, insultato a più riprese e invitato in maniera esplicita a lasciare immediatamente il club rosanero. La contestazione nei confronti del patron, dal quale ha preso le distanze anche il neo Comitato dei Tifosi Rosanero Riuniti, è proseguita nel corso del match ma l’andamento dell’incontro ha stemperato gradualmente la rabbia degli ultras che, grazie al gol di Nestorovski, si sono sintonizzati sulle frequenze della partita dando enfasi anche ai cori di incitamento (“Difendiamola questa serie A”) nei confronti della formazione di Diego Lopez”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.