Nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, il nuovo attaccante del Palermo, Norbert Balogh, fa un excursus su tutta la sua vita partendo dalla sua complicata infanzia, fino al sogno di indossare la maglia di una grande squadra come il Palermo: «Sono cresciuto un paese di 31 mila abitanti (Hajduboszormeny), nel quartiere degli zingari. La mia infanzia è stata difficile. I miei genitori non guadagnavano molto, c’erano giorni che di sera non avevamo nulla da mangiare. la povertà si toccava con mano: alcuni miei compagni non avevano nemmeno le scarpe. Io stesso ricordo una pubblicità di scarpe da calcio con David Beckham che mi piaceva molto. Le avrei volute, piansi molto, ma sapevo che non avrei potuto averle. Non mi pento di aver vissuto certe difficoltà, anzi sono grato alla vita e se la mia carriera sarà di successo non dimenticherò mai da dove sono venuto. Quando diventai un giocatore del Debrecen, sono andato a vivere da solo. I miei genitori era già separati e la nostra casa era stata sequestrata dalla banca perchè non pagavamo il mutuo, inoltre mio padre fu arrestato. Da quando ho cominciato a guadagnare ho sempre aiutato la mia famiglia. Da quando sono arrivato a Palermo mi sono innamorato del cibo. I rosanero sono un grande club, non credo ai miei occhi quando penso a dove sono. Gilardino è un grande campione, Jajalo mi aiuta sempre. Sono felice di essere qui.