“Se Nestorovski ha rotto il ghiaccio e allontanato le perplessità con due gol pesanti, Norbert Balogh è la nuova scommessa di De Zerbi. Zamparini gli ha affidato quello che lui ritiene un gioiello luminoso e l’allenatore sta provando a far sbocciare le potenzialità dell’ungherese. La situazione nel reparto rosanero del resto è chiara: il Palermo ha solo attaccanti esterni, gli unici due elementi che possono agire come riferimenti centrali sono Nestorovski e Balogh. La terza opzione è quella, già applicata più volte in quest’avvio di stagione, del “falso nueve”. Ma De Zerbi è convinto che col lavoro si arrivi a tutto, o quasi. Inoltre, le sue prime parole su Balogh sono state molto incoraggianti. Non ha usato mezze frasi né si è trincerato dietro la classica formula del “ci vuole tempo”. «Balogh è un talento purissimo, va fatto giocare accompagnandolo nella sua crescita e spiegandogli cosa deve fare, lo dobbiamo aiutare tutti, dalla squadra all’allenatore e naturalmente si deve anche aiutare da solo». caratteristiche. Dunque, Balogh (classe ’96, ricordiamolo) non è per nulla bocciato, anzi viene ritenuto un giocatore che può dare moltissimo: dopo i flop delle prime gare, nelle quali peraltro veniva da un infortunio, l’averlo schierato titolare in una partita contro la Juventus è un bel segnale di fiducia. La mossa di De Zerbi è stata ritenuta sorprendente perché di fatto ha tenuto fuori Nestorovski che veniva da due gol consecutivi, ma risponde a precisi criteri tattici che si riproporranno certamente anche nelle prossime gare. Il macedone dà il meglio di sé in area di rigore, Norbert al contrario non mostra ancora familiarità con la porta ma ha un passo e una valenza tecnica che permette alla squadra di allungarsi. E’ un attaccante che dà profondità, secondo una terminologia ormai cara al calcio di oggi, e con la falcata che si ritrova può risultare pericoloso nell’uno contro uno (ne ha avuto uno contro Bonucci che poteva sfruttare meglio). Non ci sarà da stupirsi di rivederlo in campo dal 1′ in partite che richiedono tali caratteristiche. Il problema è che Balogh appare ancora estraneo al concetto con cui si gioca in serie A, soprattutto in una squadra che ha necessità concrete come il Palermo di oggi. Troppe giocate con la suola, a volte fini a se stesse, e mai una puntata decisa verso la porta avversaria. Anche nel Debrecen dove appariva un fenomeno, non è mai stato un goleador: in un anno e mezzo e 33 partite ha segnato in tutto 5 volte. La trasformazione tocca a De Zerbi, che lavorerà soprattutto sulla convinzione del ragazzo. E sulla necessità di passare dal “bello” all’utile”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” in merito a Norbert Balogh.