Corriere dello Sport: “Ballardini spazza i dubbi: «Il mio futuro? Penso solo al Palermo. Non abbandono la barca, con il club ho buoni rapporti»”

“Le perplessità, i dubbi, le insicurezze circa il suo avvenire e le sue stesse scelte, il rapporto con Zamparini, il contratto non rinnovato dopo la miracolosa salvezza, l’affidabilità della squadra, la definizione del mercato a due settimane dall’inizio del campionato e ad una dalla Coppa Italia, trovano sfogo nel giorno del suo debutto, il quarto, al Renzo Barbera. Ballardini si apre, parla, va oltre le aspettative. Con dichiarazioni che non lasciano dubbi sulle urgenze. «Non ho mai pensato di abbandonare la barca. Il rapporto col presidente è buono. L’ho incontrato a Bad e siamo d’accordo sugli interventi da fare. Prima ci mettiamo a posto e meglio è. Il contratto è l’ultimo dei pensieri, non se ne parla proprio. In testa frullano ben altre cose. Penso al Palermo, ai giocatori che servono e al lavoro quotidiano. Confrontandomi con Faggiano, so che verrà fuori una buona squadra. Per ora le basi non ci sono e siamo tutti concordi nel dirlo. Il desiderio comune è di sistemarci al più presto. Mancano ancora tre o quattro elementi: due attaccanti, un centrocampista, un portiere. L’ideale sarebbe prendere italiani, ma mi pare difficile». RAJKOVIC GIA’ LEADER. «Va sottolineato, intanto, che tutti sono stati bravissimi e seri. Rajkovic è semplicemente meraviglioso, oltre che un ottimo giocatore. Molto professionale. Potrebbe essere inserito nella rosa degli aspiranti alla fascia di capitano. Si è calato subito nella situazione. L’attenzione, la qualità e la serietà dimostrate fanno ben sperare. Gazzi è uno che vorresti sempre in gruppo, un esempio perché trasmette equilibrio e si fa sentire. Aleesami? La speranza è che arrivi presto (oggi, ndr)». Un Palermo che nasce, sia pure in ritardo. Con nuove facce e nuovi simboli. Numero venti, quello di Vazquez? Va a Sallai, uno dei più giovani, fantasista dai gol impossibili. «Ha talento – ammette Ballardini -. Ma anche diciannove anni. Fisiologico che possa incontrare difficoltà in avvio. Dybala è… retrocesso per maturare. Spero non accada con Sallai (sorride, ndr). Se poi arrivano giocatori con l’esperienza giusta, allora è meglio». ESORDIO COMPLICATO. Contro l’Olympique Marsiglia (Renzo Barbera, ore 20.45) si fa sul serio, sotto il profilo dell’applicazione. E comunque l’avversario di prestigio, la situazione ambientale con  contestazione e ancora poca fiducia, impongono severe verifiche. «Vedremo qualche lacuna, penso però che dal punto di vista dell’impegno disputeremo una buona partita. Spero anche nel gioco. Non posso neppure tentare altri esperimenti, l’idea base è quella del 3-4-3, ne siamo anche costretti perché abbiamo tanti difensori centrali, pochi centrocampisti e poche alternative sulle fasce». Si comincia con problemi di formazione. Come non bastasse un organico ancora da definire, Ballardini ha mezza squadra in infermeria: da valutare le condizioni di Nestorovski, dopo la distorsione alla caviglia. «In linea di massima vorrei impiegare le tre punte, due ali e un centravanti …», assicura. Ma mancano gli interpreti. Balogh sarà pronto per la prossima settimana, Embalo ha avuto un problema muscolare. Fermi anche Chochev, Struna e Jajalo. Dunque, Posavec fra i pali; Goldaniga, Vitiello e Rajkovic i tre centrali; a centrocampo, Rispoli, Gazzi, Hiljemark e Morganella; in avanti probabile esordio di Lo Faso e Sallami (o Bentivegna), con Traikovski punta centrale. Tutto dipende dagli eventuali recuperi di Nestorovski ed Embalo. Nell’OM, Diarra ha recuperato e si allena con il gruppo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.