“L’incredibile storia di un campione del mondo cercato, coccolato, portato a Palermo a fanfare spiegate e 900.000 euro d’ingaggio con Sorrentino a prenderlo in aeroporto e Zamparini ad annunciarlo in conferenza stampa. E poi, nonostante i gol che ha comunque prodotto, costantemente messo in discussione, escluso a fronte di calciatori che si pensavano promettenti ma che semplicemente sono apparsi inadatti alla serie A ed alla particolare situazione del Palermo. Ecco la storia di Alberto Gilardino, chiamato in rosanero per raccogliere l’eredità di un attacco che lo scorso anno presentava Dybala e Belotti, ma mai messo davvero in condizione per poter sfruttare la proprie caratteristiche al meglio. Nella classifica dei tifosi il Gila è uno dei pochi che raccoglie consensi e simpatie. E non solo per il suo passato e se proprio vogliamo essere sinceri, neppure perché ha incantato il Barbera con giocate sopraffine o gol decisivi. Ma perché a 33 anni, provenire da realtà e campionati ben diversi non ha mai lesinato una goccia di sudore, ha accettato con professionalità qualunque scelta, anche le più improbabili, ha tirato dritto per la sua strada senza far polemiche di fronte alle dichiarazioni spesso destabilizzanti del presidente. E’ stato serio e questo per Palermo conta più di un gol fatto o sbagliato […]”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” in merito a Gilardino.