Corriere dello Sport: “Ballardini: «Al silenzio preferisco i fischi. Non avere i tifosi allo stadio non è mai positivo»”

“La sfida della verità si giocherà senza pubblico, in un silenzio assordante. Se il Palermo ha ancora qualcosa dentro di sé, lo dovrà buttare stasera sul campo, in un Barbera vietato ai tifosi, che ospiterà, per la prima volta nella sua storia, una partita a porte chiuse a seguito degli incidenti verificatisi contro la Lazio. Il clima è pesante (le camionette della Polizia presidiano l’allenamento della squadra) ma allo stesso tempo svuotato, quasi rassegnato. La città attonita non ci crede quasi più, sono comunque previsti dei presidi dei tifosi fuori dallo stadio e prima della zona dei prefiltraggi, un modo per essere comunque presenti anche se non sugli spalti; sta alla squadra dimostrare che il pessimismo non è giustificato perché ci sono ancora 5 partite e soprattutto due confronti in 4 giorni (oggi con l’Atalanta, domenica a Frosinone) che potrebbero ribaltare la situazione. ASTINENZA. Però parliamo di un Palermo che non vince da 12 giornate, che prende caterve di gol e non ne segna, che ha subìto così tanti terremoti nel giro di pochi mesi da risultare demolito negli equilibri e nello spirito. Davide Ballardini non si dà ovviamente per vinto e prova a ripartire dai 70’ discreti visti contro la Juve prima della debacle finale. «Percentuali di salvezza non ne faccio, ma è ovvio che la partita con l’Atalanta è per noi di straordinaria importanza, visti poi i risultati delle altre. Il peso della situazione lo avvertiamo tutti, i ragazzi sono sensibili, anzi direi che la loro sensibilità li condiziona negativamente. Però devono saper convivere con questo momento difficile e superarlo grazie alle loro qualità. La squadra si impegna in modo serio». DUBBIO GILARDINO. Dopo la digressione a 3 contro la Juve, Ballardini tornerà al suo modulo di riferimento, il 4-3-1-2: «Nel mio calcio, voglio giocatori bravi nella gestione della palla e capacità di attaccare, ma è fondamentale la compattezza. Noi deboli in difesa contro un’Atalanta di velocisti? La squadra deve occupare bene il campo nella sua interezza, la difesa essere sostenuta da centrocampisti e attaccanti come in qualsiasi sistema di gioco. Conta sempre di più il collettivo. Gilardino? Dobbiamo vedere, convive con un fastidio al ginocchio, ma si allena sempre ed è un esempio per tutti. Le accuse di Zamparini al Verona? Questa squadra ne ha passate diverse di storie poco chiare, ma non dobbiamo crearci degli alibi. Il Palermo ha dei valori e deve venire fuori da solo, non ci possiamo nascondere dietro a quello che è successo. Siamo artefici del nostro destino». Senza la pressione del pubblico la squadra potrebbe addirittura sentirsi più libera? Ballardini non concorda: «Non avere i tifosi allo stadio per me non è mai positivo, se ti fischiano, devi far cambiare loro idea con le prestazioni. L’Atalanta in vacanza? Ma figuratevi. E’ una squadra che sta bene, dopo un lungo periodo di difficoltà si è ripresa, ora sono salvi, sereni e giocano bene. Però io credo ancora nel Palermo: sappiamo di dover lottare su ogni palla, la squadra vuole fortemente uscire da questa situazione»”.Queste le parole alla vigilia di Palermo-Atalanta di Davide Ballardini analizzate dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.