L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Baldini in conferenza stampa.
Attenti alla Juve Stabia e ai corsi e ricorsi. Le vespe sono l’ultima squadra ad avere sbancato il Barbera, il 7 marzo 2021, gara d’esordio interna per Giacomo Filippi: fini 4-2 per gli stabiesi, ma da allora il Palermo ha almeno ripristinato un buon effetto territoriale nel proprio stadio dove è imbattuto da 19 gare, Coppa Italia compresa. I rosa hanno bisogno di alimentare in modo consistente classifica e sicurezza in se stessi. Baldini non si nasconde, non è nel suo stile e prende di petto subito un paio di argomenti “caldi”: Pelagotti è confermato in porta e la squadra deve imparare in fretta dagli errori commessi. «Para Pelagotti, gliel’ho detto già da martedì. Per due ragioni: primo, non mi piace scaricare le colpe su un singolo giocatore, anzi è proprio il momento in cui lo difendo di più. Secondo, non voglio bruciare Massolo, che è molto bravo e fa cose egregie in allenamento. Se però, come può succedere a tutti i portieri, incappasse in un episodio spiacevole, mi troverei con due portieri in difficoltà. Questo vale per oggi, poi martedì vediamo perché tutti devono avere le proprie chance, compreso Massolo».
Sul modulo che a volte sbilancia la squadra, Silvio insiste: «Quando andiamo a pressare dobbiamo considerare tempo e spazio, quando non hai tempo e non puoi coprire lo spazio, devi fare un’altra cosa. In campo non è facile leggere certe situazioni, il mio scopo è pian piano portare i giocatori a capire questo meccanismo. Dobbiamo credere nelle nostre idee e avere il coraggio di dimostrarle». Il palleggio. Chiede invece miglioramenti su un altro aspetto tecnico: «La transizione dalla fase di possesso a quella di non possesso: questa è la cosa che finora ha difettato di più. Ci serve un palleggio pulito, che ci permetta di respirare e non cercare sempre la verticalizzazione per poi essere costretti a ripressare, che è un gioco molto dispendioso». Per questo motivo, torna titolare Damiani accanto a De Rose. Un improvviso “buco” si è creato sulla fascia destra: prima la partenza di Almici, poi gli infortuni di Doda e ora Buttaro (elongazione al retto femorale), persino l’indisponibilità di Marong. Oggi in quella posizione torna Accardi mentre il baby Mauthe rientra fra i convocati.
L’ex Bentivegna. Il Palermo sa cosa attendersi dalla rivale: «La Juve Stabia cercherà di lanciare lungo e attaccare lo spazio alle nostre spalle, noi lo sappiamo, per questo dovremo sviluppare la fase offensiva coi tempi giusti senza frenesia». Fra gli ospiti un ex che il Barbera e lo stesso Baldini conoscono bene, Accursio Bentivegna: «L’ho allenato per tre anni a Carrara – ricorda il tecnico rosanero – dove faceva la differenza. Ottimo calciatore e bravissimo ragazzo, per me ha ottenuto meno di quanto meritava: non dovremo permettergli di esprimere il suo talento».