Corriere dello Sport: “Baldini freme. Palermo caccia all’impresa”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara che Baldini giocherà contro l’Avellino.

A caccia di un’impresa esterna che non riesce da oltre 4 mesi (7 novembre ad Andria) ma proprio sul campo delle beffe. Quello dove l’anno scorso il Palermo ha perso due volte con lo stesso punteggio, 1-0, in entrambi i casi per il gol di un palermitano (Silvestri prima, D’Angelo poi), nella prima occasione per un tiro da 60 metri il cui rimbalzo sorprese clamorosamente Pelagotti e soprattutto nella seconda perché là s’interruppe la corsa play off che, dopo una stagione modesta, si era improvvisamente riaperta con la vittoria dell’andata. L’Avellino d’altronde è un avversario di grande blasone che in queste stagioni è stata una bestia nera per i rosa: anche all’andata, è stata una delle poche formazioni ad avere rimontato un risultato al Barbera, acciuffando l’1-1 su rigore di Tito, a seguito di un contatto molto contestato fra Peretti e Plescia (palermitano e cresciuto nel vivaio). Oggi peraltro, il valore della sfida è amplificato da una volata verso i play off ormai già lanciata: è un confronto diretto con pochi margini di appello, soprattutto per Baldini che insegue con 4 punti di ritardo.

L’impostazione. Le premesse chiariscono con quale spirito il Palermo andrà a giocare al Partenio. Lo slogan dell’allenatore è semplice («dovremo fare finta di essere al Barbera»), e serve ad esorcizzare il timore di un nuovo flop esterno, che cancelli il ritmo da primato mantenuto invece in casa. Silvio e la squadra si appigliano alla crescita complessiva delle prestazioni, regolarmente rovinate però (almeno lontano dalla Sicilia) da un dettaglio o un errore individuale. «Tranne a Foggia dove abbiamo toppato – si fa forza Lancini – col mister anche in trasferta abbiamo giocato buone partite: Catanzaro, Campobasso e pure Francavilla nonostante la sconfitta». «Andremo con quella stessa mentalità – assicura Baldini – ma stavolta il risultato non dovrà essere lo stesso ottenuto in Puglia, dobbiamo sforzarci di crescere sul piano del cinismo».

ASSETTO. L’impressione è che, pur avendo ormai trovato un assetto e uno schieramento base, qualcosa cambierà anche in formazione: Baldini vuole un Palermo da battaglia, la parola chiave dovrà essere intensità. In difesa Perrotta è squalificato, ma non è scontata la conferma di Marconi, sabato sostituito nell’intervallo. C’è anche Buttaro che può agire da centrale, per non dire di Somma. Ma la novità più probabile, proprio in considerazione del tipo di partita, è l’inserimento fin dal 1′ di Dall’Oglio, probabilmente a scapito di Damiani. Meno geometrie e più fisicità. Il tecnico poi dovrà risolvere il rebus fra i pali: Massolo, promosso contro la Vibonese, è stato poco impegnato ma resta il suo score di tre partite disputate in campionato senza subire gol. E Pelagotti invece smania dalla voglia di riscattarsi dalla papera di un anno fa. Decisione che sarà presa proprio alla vigilia.

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Redazione Ilovepalermocalcio