“Il countdown è iniziato. Baccaglini, tornato nel frattempo in città, nei prossimi giorni sarà il nuovo proprietario del Palermo. Il closing, previsto entro il 30 aprile, è vicino ma prima dell’ufficialità vanno definiti gli ultimi dettagli. A confermare l’imminente cambio di proprietà è stato lo stesso presidente rosanero in occasione di una diretta streaming con i tifosi organizzata ieri pomeriggio presso la sede del maggiore quotidiano locale: «Stiamo lavorando – ha spiegato Baccaglini che il 19 aprile, rispettando la tabella di marcia, ha indicato la società (YW&F Global Limited) che rileverà il cento per cento delle quote – c’è gente in ‘giacca e cravatta’ che sta operando per finalizzare il tutto. Non mi espongo finché non è tutto vidimato, ma possiamo tranquillizzare i tifosi». In attesa della svolta societaria, il rappresentante del fondo Integritas Capital ha rassicurato il popolo rosanero anche sulla serietà e affidabilità del progetto tecnico. Le linee guida sono state tracciate. Da dove ripartire? I giovani, molti dei quali provenienti dal vivaio, saranno una risorsa importante del nuovo Palermo ma la parola chiave sarà “esperienza”. E’ questa la password per entrare nel nuovo sistema, la base sulla quale si intende costruire un programma vincente: «L’anno prossimo dobbiamo vincere la Serie B. Ci sarà una rivoluzione – ha confermato Baccaglini – ci sarà da fare una squadra competitiva e capace di vincere il campionato con qualche giornata d’anticipo, così potremo pensare alla A».
LAVORI IN CORSO. In questo contesto, la scelta del ds e dell’allenatore rappresenta delle priorità. Per quanto concerne il tecnico (recentemente al club di viale del Fante è stato accostato Reja), l’ex Iena ha già individuato l’identikit funzionale alle esigenze di una società che ha voglia di tornare immediatamente in A in caso di retrocessione. «Per la Serie B bisogna avere dalla nostra parte delle persone che conoscano bene questo campionato». Dire chi resterà a Palermo è prematuro in questo momento, ma Rispoli e Nestorovski sono considerati due pilastri della nuova struttura: «Da molti giocatori non ho visto l’impegno che mi aspettavo – ha ammesso il presidente – Nestorovski e Rispoli sono due nomi che rappresentano la mia filosofia, nomi al servizio del progetto. Giusto rivoluzionare ma non distruggiamo tutto. Stiamo stringendo delle partnership che premieranno la fedeltà degli abbonati. Nuovo stadio? E’ un progetto che mi entusiasma»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.