Corriere dello Sport: “Babacar, tocca a lui la leadership. Alla Fiorentina servono i suoi gol. A Palermo per andare in Europa”
“Quattro gol nelle ultime quattro presenze in A, di cui una doppietta all’Inter nella prima gara giocata senza Nikola Kalinic. Adesso, confermata la squalifica del croato e restituite le chiavi dell’attacco al senegalese, Babacar deve solo ripetersi. Dopo essersi, non senza fatica, riacceso i riflettori addosso, Khouma non vuole più spegnerli. Ha già segnato, fin qui tra campionato e Europa League, 13 reti, ma domenica punta al decimo centro in Serie A per andare oltre ad ogni record.
IL QUARTO D’ORA. Col Palermo, lui aveva già deciso la gara del girone d’andata, al Franchi, trovando il guizzo in quella che diventata un po’ la sua zona, il?.quarto d’ora Babacar, ed ora ha fame di riprendersi tutto, cancellando una stagione vissuta ai margini. Il sesto posto il classifica passa tutto dalle sue giocate, lui che è cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina, ed è ora che vuole graffiare, per riabilitare il presente ma soprattutto per scrivere il suo futuro. Dei 9 centri in campionato, 3 sono stati realizzati in extremis, tra l’84 e il 91′ minuto di gioco, e altri due, quelli con l’Inter, dal 70′ al 79′. Non si è mai arreso ed ha saputo trasformarsi in cecchino sempre, nelle poche occasioni avute dal primo minuto (10 volte e 6 gol) e pure subentrando: ha segnato a Torino, nonostante il ko, nella ventina di minuti avuti a disposizione, e pure col Bologna, rilevando Kalinic out per un problema alla schiena. Il resto si prepara a farlo adesso, in questo rush finale all’ultimo punto.
COME I GRANDI. Baba ha dalla sua anche i numeri perché la sua media gol nei minuti giocati è sulla scia di quella dei grandi campioni che guidano la classifica marcatori della Serie A: una rete ogni 111 minuti. Hanno fatto leggermente meglio Dzeko della Roma e Belotti del Torino (una rete ogni 108 e 105 minuti), entrambi titolari fissi nelle rispettive squadre, ma c’è pure chi ha faticato di più, vedi Immobile che in media festeggia una rete ogni 142 minuti. Tocca al ragazzo senegalese, che ha trascorso questi giorni con la mamma Amy, adesso provare ad andare oltre ogni limite trasformandosi nel valore aggiunto viola capace di tenere aperte le speranze di qualificazione ai preliminari di Europa League. Corvino, del resto, di lui si è sempre fidato.
LA SCOSSA. Khouma sa bene che la sua Fiorentina a Palermo è imbattuta da otto partite e sa pure che sconfiggere per la quarta volta consecutiva i siciliani al Barbera permetterebbe di eguagliare un record che manca dal 1961. La scossa al gruppo è stata anche lui a darla: la Fiorentina ha vinto in quattro delle ultime cinque giornate ed il senegalese in campo c’era sempre, dai 19 minuti messi insieme col Crotone ai 90 contro l’Inter. L’ultimo strappo spera di indirizzarlo con una sua rete anche per provare a rincorrere quell’obiettivo personale, 14 gol in campionato, che ad inizio stagione pareva quasi proibitivo ma che adesso non è poi così lontano.
MESSAGGIO DIRETTO. Il suo vuole essere un messaggio nemmeno troppo cifrato per quello che sarà il nuovo allenatore: l’ultima parola, circa la sua permanenza in vista della prossima stagione spetterà al tecnico che sostituirà Sousa e Baba vuole giocarsi tutte le carte che ha a disposizione. Firenze, del resto, in passato non ha mai voluto lasciarla. Pure in estate, quando sembrava che la sua valigia fosse già stata chiusa, si è opposto con tutta la sua determinazione. Aveva un credito nei confronti della città che fin da ragazzino lo aveva adottato e in queste settimane lo sta ripagando, reti e grinta. Non pensa ad altro Baba, se non a tenere alto l’orgoglio di Firenze. Perché quella maglia la sente sua davvero. Vuole solo cucirsela addosso”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.