L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Luciano Spalletti nuovo tecnico della Nazionale Italiana e sui problemi con il Napoli di De Laurentiis.
Spalletti azzurro d’Italia. Ora è ufficiale. L’annuncio della Federazione è arrivato alle 20. Non esistevano dubbi, la svolta era pronta da Ferragosto, bisognava solo aspettare la fumata bianca. Contratto triennale, un nuovo ciclo. Lucio dovrà pilotare la Nazionale verso l’Europeo 2024 e soprattutto al Mondiale americano del 2026. Nelle stesse ore in cui riparte la Serie A, il tecnico scudettato si è preso la panchina lasciata da Mancini, sabato 12 agosto, inviando le dimissioni dalla spiaggia di Mykonos. Pec da romanzo, sarebbe il caso di aggiungere, legando i contorni legali delle sliding doors azzurre. De Laurentiis, che aveva provato a blindare l’allenatore di Certaldo prolungando di un anno in modo automatico con posta certificata il suo contratto, ripartirà oggi da Frosinone con Garcia. Spalletti, invece, ieri ha incontrato il presidente Gravina e l’avvocato Giancarlo Viglione (responsabile ufficio legale) per dire sì all’Italia, facendo cadere le residue incertezze. Ieri la svolta e la stretta di mano. L’indiscrezione di un appuntamento era emersa giovedì. Nei giorni scorsi i colloqui erano proseguiti da remoto (via Zoom). In meno di una settimana, in silenzio e accelerando i tempi, la Figc ha girato pagina.
ENTUSIASMO. Dal gelo con Mancini alla svolta. Lucio a Coverciano, appena l’ex ct se n’è andato, sembrava come battere un rigore a porta vuota, una candidatura naturale e dettata dagli eventi. «Diamo il benvenuto a Spalletti – le parole di Gravina nel comunicato ufficiale – la Nazionale aveva bisogno di un grande allenatore e sono molto felice abbia accettato la guida tecnica degli Azzurri. Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali per le sfide che attendono l’Italia nei prossimi mesi». Campione di Russia con lo Zenit e in Serie A con il Napoli, a 64 anni ha preso al volo un’opportunità irripetibile: gli mancava la Nazionale, massima aspirazione per un allenatore cresciuto a pochi chilometri da Coverciano, per l’ultimo upgrade in carriera. Niente anno sabbatico, ma un percorso diverso: dovrà abituarsi a lavorare con pause, ritmi e metodologie differenti.
INTESA. Spalletti firmerà un contratto triennale con decorrenza primo settembre: dovrebbe percepire 1,7-1,8 milioni di euro sino al 30 giugno 2024. Nelle due stagioni successive, il biennio con direzione Mondiale 2026, guadagnerà circa 2,5 milioni netti a stagione. Rispetto al precedente accordo con l’ex ct Mancini, sponsor compresi, in via Allegri risparmieranno circa 2 milioni l’anno. Il nuovo ct, accettando un ingaggio più basso, andrà avanti senza pagare la penale a De Laurentiis: battaglia legale all’orizzonte. L’accordo di natura privatistica, siglato il 18 luglio davanti alla Camera del Lavoro, prevedeva un indennizzo di 2,8 milioni lordi nel caso in cui fosse tornato ad allenare. Spalletti era un allenatore libero e non tesserato: dal punto di vista federale, non doveva svincolarsi. Questo è il motivo per cui, se vorrà e se i pareri legali lo conforteranno (come sembra, ritenendo di poter invalidare la penale in un’aula di tribunale), il nuovo ct affronterà senza timori un percorso giudiziario, rispetto a cui la Figc si ritiene estranea. A partire dal primo settembre, giorno in cui entrerà in vigore il contratto federale, l’eventuale cifra da riconoscere al Napoli sarà scesa a 2,3 milioni.
STAFF. Tornando al campo, rispetto a Mancini scenderà anche il numero dei collaboratori (da sette a tre) indicati dal ct nell’area della Nazionale maggiore: Lucio a Coverciano porterà Marco Domenichini (lo storico vice), Daniele Baldini (collaboratore tecnico) e Francesco Sinatti (preparatore atletico). Gli altri saranno tecnici di estrazione federale e verranno condivisi con Gravina e Buffon, nuovo capodelegazione. Da stabilire il preparatore dei portieri e il destino di Bollini, ex ct dell’Under 19 che sarebbe diventato il secondo di Mancini. Confermato l’ingresso di Barzagli e il ritorno di Gagliardi. Da assegnare l’Under 20. E’ scaduto il contratto di Lele Oriali, team manager. L’organigramma verrà definito nei prossimi giorni. Gravina presenterà Spalletti a Coverciano il 4 settembre.