Corriere dello Sport: “Azzurri fuori del Mondiale. Le pagelle di Italia-Macedonia”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha stilato le pagelle di Italia-Macedonia.
Italia
Mancini (ct)4
Fuori dal Mondiale, dopo aver vinto l’Europeo. A Palermo non segna un gol alla Macedonia nonostante 32 tiri. La sua Italia è poco cattiva e perde male.
Donnarumma 5
Una parata facile su Trajkovski che però lo gela nel recupero. La sensazione è che, un top come lui, potesse fare di più.
Florenzi 6
Avanza senza paura e si rende protagonista di un salvataggio decisivo su Churlinov. Non tradisce.
G. Mancini 5,5
Non sempre attento negli stop e nei passaggi, rischia qualcosa di troppo e rallenta la costruzione. Esce acciaccato.
Chiellini (44’ st) sv
Bastoni 6
Sontuoso nei corpo a corpo e negli anticipi, ruba palla e fa ripartire la squadra. Conferma di avere personalità.
Emerson 5
Gioca in costante proiezione offensiva, senza però avere lo spunto o il cross giusto. Come manca Spinazzola…
Barella 5
Non trova l’inserimento graffiante. Avanza il raggio d’azione, ci prova perché la gamba c’è, ma al momento decisivo non è preciso e lucido.
Tonali (32’ st) sv
Jorginho 4
Pressato da Bardhi, non ha molta libertà di azione e lascia la scena a Verratti. Sotto ritmo e sotto tono. E nell’azione dell’1-0, protesta senza chiudere.
Verratti 6,5
In grande spolvero. Sostituisce Jorginho nell’impostazione, salta avversari e prova l’imbucata. Fa quasi sempre la cosa giusta, peccato che i compagni non lo assecondino. Chiude con la fascia da capitano.
Berardi 5,5
Inizia forte, aggiungendo qualità e rapidità alla manovra offensiva, ma sul regalo di Dimitrievski, sbaglia un gol a porta vuota. A conti fatti è… un errore Mondiale. Non si demoralizza e ci prova anche nella ripresa confermandosi il più pericoloso.
Joao Pedro (44’st) sv
Immobile 4
Altro flop in azzurro. Attacca la profondità, fa parecchio movimento e non sempre viene servito bene. Qualche stop così così e diversi tiri. Peccato che nessuno sia nello specchio. Sembra bloccato da tensione e pressione.
L. Pellegrini (32’ st) sv
Insigne 4
Il primo segnale lo dà dopo oltre mezzora con un tiro dal limite parato. Fuori partita, lento e poco incisivo. Sostituzione inevitabile.
Raspadori (19’ st) 5,5
Porta vivacità sulla sinistra, poi si sposta centravanti. Non fa male.
Macedonia
Milevski (ct)7
Elimina l’Italia dopo aver subìto quasi tutto il match. Il suo muro però non crolla e lui ora è un passo dalla storia.
Dimitrievski 6,5
Rischia la frittata con un rinvio sbagliato, ma Berardi non lo grazia. Si riscatta parando su Insigne, Berardi e Bastoni.
S. Ristovski 7
Contro Insigne non servono straordinari. Respinge un paio di pericoli e non si concede poche distrazioni. Si butta anche in avanti quando può.
D. Velkovski 6,5
Sempre sotto pressione, però a Immobile concede le briciole. Non si distrae mai. Esce perché ammonito.
Ristevski (41’ st) sv
Musliu 6,5
Ribatte un tiro di Berardi, tiene bene la posizione e non sbanda.
Alioski 6
Contro Berardi che si accentra, fatica e non sempre viene aiutato. Comunque si batte.
Churlinov 5,5
Solo davanti a Donnarumma, si fa rimontare da Florenzi e spreca una palla gol colossale. Per il resto chiude la fascia.
Nikolov 5
Non lascia grande traccia. Va in chiara difficoltà contro Verratti e non riesce mai a contrastarlo.
Spirovski (14’ st) 6
Più efficace di Nikolov.
Ademi 6,5
Gara di sacrificio, con tante rincorse e pochi squilli in costruzione. Nella battaglia, però, il suo apporto c’è e qualche pallone lo recupera.
Askovski (14’ st) 6
Porta il suo mattone nell’ultima mezzora a una Macedonia un po’ stanca. Corsa al servizio della squadra.
Trajkovski 7,5
Nel suo ex stadio, un paio di volte ci prova e poi fa centro con una gran botta da fuori nel recupero. E’ lui che porta la Macedonia alla finale contro il Portogallo. Rete storica per la Macedonia.
Bardhi 7
Il suo compito è non far ricevere palla a Jorginho e lo svolge alla grande. Più propositivo nella ripresa.
M. Ristovski5
Sempre fermato, non lascia traccia sulla partita. Bocciato.
Miovski (27’ st) 6,5
Dovrebbe dare più pericolosità all’attacco. E’ lui che vince il contrasto aereo con Bastoni e fa arrivare la palla della vittoria a Trajkovski.