“Ancora una giornata infinita, un summit durato oltre 6 ore nella casa friulana del presidente Zamparini, ma che alla fine ha partorito almeno due decisioni precise che rappresentano forse l’ultimo tentativo di salvare una stagione disgraziata: Eugenio Corini resta alla guida della squadra almeno fino alla gara con l’Inter e Nicola Salerno è il nuovo direttore sportivo del Palermo, contratto di un anno e mezzo fino a giugno 2018. IL PESO DI SALERNO. Partiamo dal ds perché questa scelta ha condizionato l’altra. Il lungo colloquio col patron, cui lo lega peraltro una antica amicizia extra calcistica, ha vinto i dubbi di Salerno, partito ieri mattina da Londra (dove vive per adesso) molto dibattuto. La prima telefonata di “aiuto” di Zamparini era arrivata sabato mattina e il dirigente lucano, ormai libero dopo l’esperienza in Inghilterra (Leeds e Watford), aveva pensato di accettare. Poi una serie di segnali lo avevano infastidito tanto che si era preso un week end per decidere. Ieri alla fine il sì strappato dal Palermo, cui serve assolutamente una figura di raccordo per il mercato ma anche per la gestione di una squadra già allo sbando sul piano tecnico. Salerno non ha mai lavorato con Corini ma ne ha profonda stima. E soprattutto non riteneva opportuno presentarsi alla piazza con un cambio non gradito che di fatto avrebbe portato nuovi scossoni ai già delicati equilibri di un gruppo il cui distacco dalla zona salvezza è salito a 8 punti. Ma la discussione con Zamparini è stata lunga e complessa, alla presenza dello stesso Corini. Anzi, poco prima di cena, Eugenio ha lasciato la casa del presidente senza un accordo per andare avanti assieme. A quel punto l’esonero sembrava scritto, rimbalzavano i nomi più legati a Salerno, De Canio e soprattutto Diego Lopez, l’uruguayano ex allenatore di Cagliari e Bologna. Mentre Ballardini, che ha lavorato bene a Cagliari con Salerno, era a Palermo per motivi personali ma smentiva qualsiasi contatto. Ma proseguendo il colloquio, Salerno è riuscito a convincere Zamparini che in questo momento un altro salto nel buio non sarebbe stato producente. Alle 21, la fumata bianca: Corini confermato, dirigerà oggi la seduta al Tenente Onorato. Anche se l’impressione è che il rapporto fra tecnico e presidente non sia di assoluta fiducia e resterà condizionato dai risultati. NUOVO CORSO? Una buona partenza per un ds che adesso dovrà in qualche modo trovare qualche soluzione sul mercato per dare nuove forze all’allenatore. Il vero problema sarà capire se a Salerno, 60 anni e stagioni splendide con Triestina, Cagliari, Messina, partito dalla Sicilia col Licata degli anni ’80, sarà davvero concesso di lavorare secondo le sue precise richieste. Ovvero in piena autonomia, senza troppe intrusioni dei consulenti slavi (procuratori con interessi sui giocatori della rosa) di cui Zamparini si avvale da tempo. Anche Foschi aveva chiesto questa garanzia in estate, e il suo ritorno si chiuse dopo neanche un mese. Salerno sarà il quinto direttore sportivo in meno di un anno: Gerolin, Foschi, Faggiano, Simic (pur con altra mansione), ora lui. La novità sarebbe soltanto se venisse lasciato fare quello che è il suo mestiere. Zamparini d’altronde è accerchiato da ogni lato, le critiche nei suoi confronti sono univoche e totali, compresa quella inusuale del sindaco della città Orlando. La città chiede che si cambi metro di gestione rispettando i ruoli delle persone che vengono assunte”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.