“Molto probabilmente si è trattato di maldestro tentativo di dare fuoco all’auto di Serse Cosmi. Ma l’episodio verificatosi nella notte tra martedì e mercoledì, per fortuna andato a vuoto dopo aver causato pochi danni alla vettura, ha spinto il tecnico perugino ad abbandonare il Trapani per una riflessione. La storia è incredibile non solo per i risultati ottenuti nella scorsa stagione, col club siciliano a un passo dalla A, obiettivo fallito d’un soffio nella sfortunata finale col Pescara di Oddo. Nella mente di tutti c’è la scena commovente dell’allenatore granata in lacrime, sprofondato in panchina, consolato dall’ex allievo con una carezza e un abbraccio. Un fotogramma che aveva fatto il giro dei social a testimonianza dell’attaccamento di Cosmi al Trapani e alla società dove aveva più volte dichiarato di aver trovato le motivazioni di un tempo e l’opportunità di poter riproporre il suo calcio passionale e arrembante. Inevitabile una pausa. SITUAZIONE. L’ultimo posto in classifica e la sconfitta al “Provinciale” contro il Cittadella hanno complicato la situazione dal punto ambientale. L’automobile ha preso fuoco nei pressi dell’abitazione del tecnico, a Pizzolungo, località alle porte del capoluogo siciliano. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere l’incendio, mentre gli uomini della squadra mobile della Questura di Trapani hanno effettuato i primi rilievi. Non sarebbero emerse tracce di liquidi infiammabili. La Digos continuerà, comunque, ad acquisire informazioni. Cosmi, che aveva trascorso la serata a cena con la squadra in un ristorante della città, è stato ascoltato dagli agenti sul posto, preferendo poi lasciare Trapani e raggiungere la famiglia a pochi giorni dalla delicata gara di Latina. Sulla matrice dell’episodio si sta indagando e non si escludono piste. Intanto gli allenamenti vengono diretti dal vice allenatore Valeriano Recchi. LA SOCIETA’. Netta la presa di posizione della società. «Attendiamo l’esito delle indagini. Comprendiamo lo stato d’animo del mister dinanzi a un evento che in chiunque, e a maggior ragione dinanzi a nessuna certezza, susciterebbe disorientamento e delusione. Ma è necessario più che mai stare uniti, come una famiglia quale siamo sempre stati, noi, i tifosi e la città». Puntuale è arrivata la solidarietà anche della Curva Nord che ha preso le distanze dall’accaduto. Al termine della gara persa contro la capolista, Cosmi aveva puntato il dito contro parte della tifoseria colpevole di aver fischiato la squadra e di aver lasciato, in parte, l’impianto di Erice in anticipo. «Abbiamo scoperto di essere soli e per quanto mi riguarda la situazione mi esalta – aveva detto nel post gara Serse -. In un mese e mezzo è cambiato tutto. Ma tra un mese non voglio vedere nessuno salire sul carro dei vincitori. La squadra, se soffre e combatte, va capita. Non è così? Ne prendo atto». Esternazioni espresse in un momento di rabbia che hanno rinsaldato il legame tra il trainer e i suoi uomini, difesi a oltranza. Ma che hanno anche armato, probabilmente, la mano di qualche imbecille malintenzionato!”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.