“Si parte dal più giovane dei tecnici di A, De Zerbi, con i suoi trentasette anni, per passare ai talenti col biberon che sono tanti e costituiscono l’investimento per il futuro, e per arrivare alla sicurezza dei più stagionati. Ma il Palermo “made in China”, nasce per stupire e per essere completato con pezzi da novanta. È Gianni Di Marzio, amico e fidato consigliere di Zamparini, a svelare: «Il presidente, con l’arrivo dei cinesi, rilancia e prepara un Palermo europeo. Giovane e sbarazzino. Con De Zerbi leader. Un nuovo periodo per una squadra divertente, con nuovi Cavani, Pastore, Toni e Dybala». La sintesi, questa, di un discorso più articolato che, con i cinesi, con Zamparini presidente onorario, consulente o responsabile dell’area tecnica, prevede un grande investimento a breve termine (gennaio) per ristrutturare un organico ricco di belle speranze e di certezze, ultimo arrivato, ma primo in prospettiva per Di Marzio, Aleesami.
ALEESAMI NUMERO UNO. Di Marzio: «È fortissimo, un giocatore da club di prima fascia in campo internazionale. Mi ha subito convinto per la sua autorità, la disinvoltura tecnica e tattica, la spontaneità dei movimenti. Non è soltanto bravo, si tratta di un vero campione e sono fiero d’averlo consigliato. Come ci sono arrivato? Giro il mondo, non sto a pettinare le bambole a casa! In assoluto, è uno dei colpi di mercato più importanti. Il suo rendimento è assicurato e può solo migliorare. Un ragazzo già di notevole concretezza che col tempo darà ancora di più. Bravo, serio, impeccabile sotto il profilo professionale. Sostituire Lazaar non è stato un problema».
SARANNO FAMOSI. «Sono molti i pezzi pregiati. Una lunga lista che comprende Posavec, Goldaniga, Sallai, Balogh e altri. Sallai è ancora un bambino, non ha imparato neppure a farsi la barba… Ma vedrete. Appena a suo agio con la lingua, verrà fuori da puledro di razza. De Zerbi ha fra le mani due giocatori, Sallai e Lo Faso che, in una situazione di classifica tranquilla, aspettano solo di essere gettati nella mischia. Poi, avranno un valore inestimabile. Ma, bisognerà aggiungere elementi di spicco: una punta a tutto campo che attacchi gli spazi; e un fantasista che faccia cambiare marcia, Zamparini lo sa, per competere per l’alta classifica e per l’Europa League. In questo momento priorità ai risultati».
CICLO DE ZERBI. «È un predestinato. L’ho avuto come giocatore a Padova, ne ho apprezzato le qualità tecniche e umane. Un fenomeno anche come giocatore senza la necessaria continuità come tutti gli artisti del pallone. In effetti, da lui ci saremmo aspettati ben altra carriera. In panchina è diverso. Zamparini cercava un allenatore intraprendente, anche al debutto, da mettere a capo di un gruppo alle prime armi, il suo intuito è stato vincente. Come lo è stato con Spalletti, Prandelli… Chi è De Zerbi? Un tecnico intelligente, meticoloso, che sa correggere i difetti dei singoli, bravo tatticamente, spregiudicato, deciso a imporre la sua manovra, senza paura quando gli avversari utilizzano il pressing alto. Per conoscerlo a fondo, bisognerebbe vedere i suoi allenamenti, ore e ore senza mai stancarsi, giorno per giorno, intensità, studio, applicazione. Un allenatore vero che può aprire un ciclo. De Zerbi completa la scelta di Zamparini che ha sempre puntato su calciatori da scoprire. Da Posavec a Goldaniga, a Sallai è la dimostrazione che lui vede lungo, è competente e non sbaglia mai»“. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.