Corriere dello Sport: “Ascoli, Viali vuole di più. Corini cerca continuità”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Ascoli e Palermo.
L’Ascoli è pronto a rendere la vita dura al lanciatissimo Palermo. E dopo la conferenza stampa motivazionale dell’altro giorno del patron Massimo Pulcinelli («… lascerò l’Ascoli solo dopo averlo portato in Serie A, non prima»), ieri è stata la volta del tecnico William Viali a dare la scossa: «I tifosi anche durante la festa (domenica scorsa per il 125esimo anniversario) ci hanno trasmesso energia positiva e ci sentiamo in debito con loro. Servirà una prestazione di intensità, volume e ritmo – l’input dell’allenatore bianconero – credo sia fattibile visto che la pausa è stata molto utile per amalgamare i nuovi giocatori con i vecchi e per lavorare sui principi. Del Palermo temiamo l’organico e l’organizzazione dell’allenatore, è una squadra costruita per fare una stagione molto importante, quindi abbiamo grande rispetto, ma noi puntiamo sulla nostra grande voglia di ripartire e, dopo la gara con la Feralpi, è iniziato un percorso nuovo, sono sicuro che domani (oggi) la squadra disputerà una grande partita.
Credo sarà una sfida aperta, siamo pronti a fare partite diverse nell’ambito dello stesso match, dovremo essere elastici, anche mentalmente, e fare una prestazione di grande intensità, volume e ritmo alto. Falasco si sta mettendo a disposizione ma ovviamente dovrà lavorare molto per riconquistarsi il posto dopo quanto successo. Nestorovski non l’ho avuto a disposizione in questi giorni, lo vedo brillante ed entusiasta anche se mi dispiace non abbia fatto minuti con la nazionale della Macedonia. Anche Di Tacchio sta lavorando per trovare la migliore condizione, deve accumulare partite nelle gambe». Infine, una chiosa sul bomber Mendes (che suona come un’investitura a leader). «Lui è uno che corre come un centrocampista, sprinta come un’ala, contrasta come uno stopper, è il giocatore ideale per ogni allenatore. Ha un’anima da Ascoli e deve essere un leader d’esempio. Ha grandi margini di miglioramento».
PALERMO . Da quando Corini siede sulla panchina rosanero, il Palermo non ha mai vinto due gare esterne di fila. E solo in un caso ha centrato un tris di successi consecutivi. Ma aldilà dei numeri che certificano il buon avvio della squadra, la risposta che si attende dal Del Duca, campo recentemente amico dei siciliani (nelle ultime tre uscite in B ad Ascoli, due vittorie ed un pari) è relativa a una solidità mentale e di approccio. Corini vuole una squadra che giochi un bel calcio ma ancor più che sia sempre presente a sé stessa, capace di interpretare le partite e strappare i risultati in qualsiasi condizione. È la regola di una serie B spietata dove non bastano le rose di alto livello, come certamente è oggi quella rosanero, ma servono applicazione e furbizia.