L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara tra Ascoli e Palermo.
La maglia rosanero del Palermo evoca all’Ascoli dolci ricordi, quelli relativi all’esaltante vittoria nella partita di andata con la tripletta di Gondo. A medio termine, invece, la tradizione è favorevole al Palermo che al “Del Duca” ha vinto le ultime tre partire disputate. Ma… siccome l’ultima del 2019, meglio concentrarsi sulla sfida odierna. Una sfida che i marchigiani affrontano con l’entusiasmo di un mercato importante, dopo gli arrivi di Proia e del bomber Francesco Forte. «Due giocatori voluti – dice Bucchi – che hanno le qualità tecniche e morali per stare bene in questo gruppo. Sono ragazzi per bene. Per Forte parla il curriculum, ho avuto il piacere di lavorare con lui a Perugia, è un uomo d’area, un finalizzatore, ma anche un grande combattente, uno che non molla mai.
Per Proia sono i numeri a identificare le sue qualità, è un centrocampista di inserimento che ha nella fase realizzativa la sua peculiarità, anche questa è una caratteristica di cui avevamo bisogno». Detto ciò, ora si tratta di tradurre in campo le buone intenzioni. Bucchi è pronto. «Torniamo a casa, sono sicuro che il nostro stadio sarà pieno, bollente. Sappiamo quanto siano importanti i nostri tifosi, ci spingono, ci danno carica. E chi verrà allo stadio vedrà una squadra battagliera: voglio vedere dei guerrieri, credo che un gruppo debba rispecchiare i propri tifosi e Ascoli ha un popolo da battaglia». Infine, il Palermo: “Preferisco non parlarne perché dobbiamo preoccuparci di quello che dobbiamo fare noi».
Ad Ascoli con Verre. Tesserato ieri pomeriggio in extremis, il neo acquisto rosanero è salito sull’aereo per la trasferta con i compagni pur senza essersi mai allenato con loro. Ha scelto il nº 26 e Corini lo ha voluto subito con sé per farlo abituare al gruppo e supplire anche alla attuale carenza di centrocampisti. Partirà dalla panchina ma se occorre è pronto anche a giocare. Al “Del Duca” c’è una serie da corroborare (7 risultati utili di fila) e la speranza di compiere quell’impresa che avvicini il Palermo ai play off. Ma l’Ascoli, già corsaro all’andata al Barbera, appare un brutto cliente: «Con Forte e Proia – dice Corini – ha acquistato due giocatori forti per la categoria e già nel turno scorso ha recuperato il risultato giocando in 10 per un tempo».
Arriva Graves. Il mercato però inciderà ancora dopo la gara perché Corini ha confermato che si attendono altre due operazioni, peraltro legate fra loro: per inserire il terzino sinistro (Masciangelo del Benevento) che farà da alternativa a Sala, bisogna liberare uno slot. L’idea è cedere Lancini, ma dopo l’infortunio di Bettella, il Palermo non può scoprire troppo la difesa per cui è in arrivo un centrale “under”, individuato nel danese Simon Graves (23), promessa del Randers Fc. Il tecnico chiede di non distrarsi: «Dobbiamo spingere di più ora che l’onda è positiva. Gli errori di Perugia sono serviti, ma la squadra possiede un’identità tattica ora. Ad Ascoli sarà necessario il carattere». Nella tarda serata di ieri si è avuto notizia che l’aereo su cui viaggiava il Palermo ha avuto un problema tecnico e la squadra è arrivata in tarda notte con un forte ritardo.