“Gli unici arrivi sicuri sono quelli del presidente Zamparini – e neanche perché probabilmente rinvierà di un giorno – insieme a quelli di Hiljemark e Cionek di ritorno dagli Euro 2016, già in campo e a disposizione di Ballardini. Per il resto è passata una settimana esatta dal primo giorno di ritiro e non si intravede nessuno spiraglio di novità. Tutto è fermo, tutto tace. Aleggiano soltanto le chiacchiere, trattative senza esito, nessuna operazione conclusa. Una situazione kafkiana che colpisce per la sua preoccupante assurdità. L’arrivo di Hiljemark e Cionek non spegne l’allarme per una squadra che è ancora un cantiere aperto e che per stessa ammissione di Zamparini, Foschi e Ballardini, va completata con l’innesto di almeno sei elementi, quattro dei quali cardine: un portiere, un esterno sinistro, tre centrocampisti e un attaccante. Il ritardo è evidente. «Ne mancano ancora tanti…», ha riconosciuto Ballardini dopo la prima amichevole. Foschi ha allargato le braccia: «Ci tocca ricoprire diverse caselle vuote ma non mi sento impreparato, tante società hanno gli stessi problemi». E Zamparini non le manda a dire: «Foschi ha un budget a disposizione e non ha speso nulla perché non trova chi comprare». La situazione è paradossale. Si discute su un giocatore e quando sembra ormai fatta, incassato l’ok del presidente, all’ultimo minuto si inserisce la concorrenza. Vedi Cigarini. Altalena di emozioni poi per altri obiettivi di mercato: Angulo un giorno sembra vicino, quello dopo si allontana. Incertezze anche per le seconde scelte. Possibile che il Palermo non riesca a definire un solo accordo? In difesa Gonzalez attende di essere ceduto come del resto Lazaar. E solo di movimenti in uscita si parla. Ieri è andato via anche il giovane attaccante La Gumina, ceduto alla Ternana in prestito, una mezza sorpresa perché si pensava potesse servire come alternativa. A centrocampo gli uomini sono contati, tre per tre posti (Hiljemark, Jajalo e Chochev) e i due attaccanti base, Nestorovski e Balogh, devono ancora ambientarsi. Con questi chiari di luna la preoccupazione dei tifosi appare legittima. L’avvio della campagna abbonamenti è partita senza botti come del resto era prevedibile. Ma la protesta allo stadio annunciata sui social è stata appena accennata. La gente, frastornata e divisa, aspetta un segnale, una prima mossa, che per ora non arriva. […]”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.