Corriere dello Sport: “Arriva il Frosinone. Corini punta ai playoff: «Palermo, fuori tutto»”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Frosinone e le parole rilasciate ieri da Corini.

«So che è una partita che i tifosi sentono in maniera particolare, ho presente tutto quello che è successo, vidi lo spareggio di Frosinone 5 anni fa. Ma allo stesso tempo credo sia opportuno impostare la partita senza alimentare eccessivamente la sete di rivincita che a volte può portarti a perdere lucidità». Il tasto su cui vuole battere Corini non è il passato ma il presente: ovvero il buon momento del suo Palermo, che dalla sconfitta di Genova deve prendere nuove energie per sfidare la capolista e restare nell’orbita play off. «I ragazzi sono carichi, dopo Marassi hanno capito che per raggiungere certi livelli bisogna fare sempre meglio».

Lo studio della gara. Eugenio sa che spesso le gare girano attorno a situazioni contingenti ma al caso vuole lasciare il meno possibile. Così, analizza nel dettaglio l’avversario e come il Palermo dovrà affrontarlo: «Il mio amico Fabio Grosso (furono compagni di squadra nel Palermo degli anni d’oro 2003-2005, ndc.) sta facendo un lavoro splendido, il Frosinone ne ha vinte 6 consecutive, partite diverse a dimostrazione di una solidità incredibile. Attacca sempre con 3 o 4 giocatori usando Garritano come trequartista aggiunto, ha punte veloci e tecniche. Ha perso Lulic ma recupera Boloca. Una squadra del genere ci impone delle riflessioni». E infatti Corini sta pensando a molte novità: a destra spiega perché darà fiducia a Graves rispetto a Buttaro. «Buttaro è in ripresa, ma Graves ha frequenza di passo, sa scivolare sul lato destro che è una delle migliori caratteristiche di Mateju che ci manca. Poi devo capire come proteggere al meglio Graves su quel lato». Da qui l’idea di promuovere sin dal via Tutino e spostare sulla fascia Di Mariano o Valente per assicurare corsa, copertura ma anche ripartenze. Dopo il mercato del resto, l’allenatore non si nasconde più: «L’obiettivo era allargare il campo dei titolari e quindi non mi fermo a soli 16 o 17 elementi da impiegare» spiega Corini, che però punzecchia la squadra: «A Genova nei primi 25′ abbiamo palleggiato male, la qualità ci deve servire ad avere più controllo del gioco». SCELTE. Anche per questo motivo tornerà Gomes, mentre in panchina debutta Masciangelo che però non è pronto: «Non gioca da fine dicembre, è in ritardo su alcuni parametri» spiega Corini. Che sarà da almeno 25.000 tifosi ma la società spera di arrivare vicino ai 30.000. «Dobbiamo sfruttare la spinta emotiva della nostra gente e meritare tutto questo pubblico» incita il Genio.