Corriere dello Sport: “Arbitri, eletto Zappi: «Ora il Var a chiamata»”

Come sottolineato nel Corriere dello Sport oggi in edicola, Zappi punta a una maggiore apertura verso il VAR a chiamata, ispirandosi al rugby per garantire una giustizia sostanziale sul campo, senza che restino dubbi legati al protocollo. Al suo fianco una squadra coesa e decisa, pronta a lavorare per riportare l’AIA ai suoi massimi livelli. La conferma di Gianluca Rocchi e la definizione di nuovi ruoli tecnici, come il designatore e il direttore tecnico, sono solo alcune delle sfide che attendono il nuovo presidente.

Antonio Zappi è il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), il primo nella storia a non aver mai diretto una partita in Serie A. La sua elezione segna un cambiamento significativo: con un netto 673 a 246, ha surclassato il suo avversario Alfredo Trentalange, come previsto da molti, evidenziando la voglia di rinnovamento all’interno dell’associazione.

Zappi, con il suo programma orientato all’innovazione, ha già delineato il futuro: «Ci sarà una completa apertura verso il VAR a chiamata. Nessuno deve uscire dal campo con la sensazione di aver subito un’ingiustizia. Vorrei che capitani o allenatori potessero richiedere un on field review, proprio come accade nel rugby. L’evoluzione del protocollo VAR deve andare in questa direzione».

Una squadra coesa e determinata
Accanto a Zappi ci saranno il vice vicario Francesco Massini e il vice Michele Affinito, oltre a tre quote rosa (Caissutti, Garoffolo e Marchesi) e i rappresentanti territoriali Emanuele Marchesi (Nord), Pierpaolo Perrone (Centro) e Marcello Terzo (Sud). La vittoria della lista di Zappi è stata schiacciante, un segnale chiaro di cambiamento. «Sarò il presidente di tutti, e non è solo un modo di dire», ha dichiarato Zappi.

Nuovi ruoli e progetti. Tra le prime decisioni spicca la scelta del direttore tecnico, figura cruciale per l’assegnazione dei designatori. Il nome di Daniele Orsato aleggia tra le opzioni, ma Zappi sembra orientato verso un altro utilizzo dell’ex internazionale: «Orsato è una risorsa importante per l’AIA, ma non sono favorevole a un giocatore che diventa subito allenatore. Il suo futuro potrebbe essere come designatore in Serie C, con un effetto domino che partirebbe dal 2025-26».

Nel frattempo, Gianluca Rocchi continuerà a ricoprire il suo ruolo, forte di un altro anno di contratto: «Non ha bisogno del nuovo presidente per vedere riconosciute le sue qualità. Sta gestendo il ricambio generazionale e lo sta facendo bene», ha sottolineato Zappi.

Obiettivi futuri: giustizia e trasparenza
La lotta alla violenza nei confronti degli arbitri sarà una priorità. Inoltre, Zappi punta a migliorare il modello Open VAR, introducendo maggiore trasparenza: «Vorrei che si potesse ascoltare il percorso decisionale tra VAR e arbitro, come avviene in F1 con gli audio dei piloti. Sarebbe un passo avanti nella comunicazione con il pubblico e nella comprensione delle scelte arbitrali».

Con un programma ambizioso e una squadra coesa, Antonio Zappi ha inaugurato una nuova era per l’AIA, con lo sguardo rivolto al futuro e l’obiettivo di restituire identità e prestigio all’Associazione Italiana Arbitri.