Corriere dello Sport: “Appello di pace. Tedino chiama i tifosi: «Abbiamo uno stesso obiettivo che nessuno ci regalerà»”
“Sarà la partita della pace? Contro il Parma, tifosi daranno una mano alla squadra? Oppure continueranno nella loro battaglia interna tra pro e contro Zamparini? Dagli interrogativi, Tedino ha tratto uno spot che vale soprattutto ora che il Palermo viaggia in zona A: «In trasferta è sempre la sfida dell’anno tra curve eccitate e piazze che spingono con veemenza. Sono il signor nessuno e non mi permetto di paragonarmi ad allenatori affermati e bravi venuti qui prima di me. Vorrei far capire alla città che sono a capo di una struttura tecnica e quando toccano una cosa che sento anche mia mi girano le balle perché sarebbe l’ora di compattarsi e di dimostrare che possiamo diventare un gruppo unito contro tutto e tutti. Se vogliamo, è tempo di lasciare indietro ripicche e ricordi per arrivare a un obiettivo che nessuno ci regalerà». Chiamatelo appello. Tedino chiede entusiasmo per una squadra che ha ritrovato l’effetto Barbera, almeno in termini di risultati, invece di inveire su Posavec, Jajalo, Chochev e compagni, che tra l’altro domenica non ci saranno. DOPPIA VERITA’. I numeri sono negativi se parliamo di persone che vanno allo stadio. La media nelle prime quattro giornate non supera le settemila presenze, la più bassa dall’arrivo dell’attuale patron. Effetto Zamparini, dunque la prima risposta. Che è valida perché è lui la storia del Palermo da quindici anni a questa parte. Zamparini che, quasi a tendere la mano, si rivolge ancora ai tifosi dopo una prima uscita, a fine agosto, per parare le spalle allo spogliatoio. Una provocazione, quella: «Se proprio dovete contestare, prendetevela con me». Ora, è tornato alla carica: «La spinta del pubblico è più preziosa che mai. Però, se vado a vedere quello che è successo quando siamo tornati in A con Iachini, non è che le presenze fossero di molto superiori. L’appeal della B non è quello della A e la flessione di spettatori viene adesso esagerata. Certo, il pubblico di Palermo ci servirebbe moltissimo. Per la squadra, sarebbe il dodicesimo uomo in campo». Anche nel corso della precedente serie B, quella trionfale di Iachini, Dybala, Belotti, Vazquez , i problemi in termini di pubblico si presentavano allo stesso modo sia pure in un’atmosfera non così degenerata. Su ventuno partite in casa, in dodici non si raggiunse quota diecimila. L’incremento appare dalla 32ª giornata, con la squadra prima da quattordici turni. LA GRANDE OCCASIONE. Ma il credito di Zamparini era diverso. La sfida contro il Parma potrebbe offrire elementi di riscatto ad una città che avverte una profonda ingiustizia per l’assenza di sette (nazionali) undicesimi della formazione titolare e la storia del mancato rinvio. La voglia di critica può tradursi in un segnale di affetto nei confronti di una squadra imbattuta, unita e convincente sotto l’aspetto agonistico. Le spaccature interne fanno il gioco del “nemico” cioè di Zamparini, se questa è la logica nella quale i tifosi vogliono muoversi. L’obiettivo della A, la passione per i colori riusciranno in qualche modo a ricompattare l’ambiente come si augura Tedino che rischia di scontare – per quanto tempo ancora? – colpe non sue? Le risposte tra qualche giorno”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.