L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di questa sera tra Palermo e Genoa.
La frase su cui più batte Eugenio Corini è “controllo emotivo”. Qualcosa insomma che va, se non oltre, almeno di pari passo con gli errori da correggere e gli equilibri da trovare. Il Genoa, parole sue, «è un avversario molto forte, con Cagliari e Parma la più accreditata alla A per ampiezza e qualità della rosa». Ma proprio per questo l’allenatore chiede al suo Palermo uno sforzo di personalità: «Dopo le due sconfitte, mi aspetto una reazione caratteriale ed emotiva, i discorsi tecnico tattici hanno valore se c’è una risposta di un certo tipo. I gol presi a Reggio, due addirittura su sviluppi di fallo laterale, dicono che sono queste le cose su cui più dobbiamo lavorare: la voglia di stare sempre dentro la partita e il saperne leggere le difficoltà».
La squadra però sarà confermata perché Corini è convinto che deve fare il suo percorso: «Non veniamo da una costruzione normale attraverso un periodo di ritiro, le verifiche le dobbiamo fare in partite ufficiali che mettono in gioco punti. Per cui cerco miglioramenti dal gruppo ma anche risultati. Poi sfrutteremo la sosta per riequilibrare tutto».
Sfida Brunori-Coda . Il Genoa fa paura (fin qui due trasferte, due vittorie), il Palermo deve assimilare concetti di gioco diversi: «Noi portiamo sempre almeno 5 giocatori in fase d’attacco, per cui chi rimane sotto deve lavorare sulle respinte, coprire e marcare. E’ fisiologico che se giochi nella metà campo avversaria ti esponi a qualche contropiede ma sono convinto che già una settimana di lavoro in più assieme ci sarà servita. Claudio Gomes? Ragazzo che ha una grande cultura calcistica, è cresciuto nel Psg, l’anno scorso ha giocato in Championship, si vede che è molto intelligente. Sono certo che potrà darci una mano nel corso della stagione». Brunori a caccia di altre imprese («gli vanno liberati degli spazi, ma mi aspetto gol anche dai centrocampisti») e dall’altra parte uno specialista della B. «Ho avuto la fortuna di allenare Coda a Lecce – ricorda Corini – e con me è stato capocannoniere. Ma Brunori sta vivendo un’annata speciale, in pochi mesi gli è successo di tutto, si è sposato, ha vinto il campionato, ha fatto tanti gol, ora è diventato anche capitano. Ha tutte le attitudini giuste per reggere la sfida con Coda».