Corriere dello Sport: “Anche Neymar dagli sceicchi, dice sì all’Al-Hilal: prenderà 160 milioni in due anni”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’addio di Neymar al Psg.

Gli arabi non comprano solo calciatori, acquistano dei simboli. Il pluridecorato Cristiano è ad esempio l’ossessione per la vittoria fatta uomo, Mané è l’umiltà di chi trionfa partendo dal basso dei villaggi africani, Milinkovic è il sergente slavo capace di guidare il suo popolo alla vittoria, Benzema è il pallone d’oro di fede musulmana, Mahrez è l’algerino che pur essendo nato in Francia ha scelto di non tradire le sue radici islamiche. Ed ecco Neymar: la gioia di giocare a calcio tra “Joga bonito”, samba, finte e dribbling. Ma non facciamoci ingannare da ciò che luccica all’apparenza. In fondo, parliamo di denaro. E portare via il brasiliano dal Psg del qatariota Nasser Al Khelaifi ha anche un significato politico da queste parti: sta a significare che l’Arabia di re Salman e del principe ereditario Mohammed Bin Salman offre agli emiri, vicini di casa e organizzatori dell’ultimo Mondiale, una dimostrazione di forza senza precedenti. Li hanno già superati nella corsa al nuovo oro: lo show business.

80 MILIONI L’ANNO. La stella brasiliana ha accettato l’offerta da capogiro dell’Al-Hilal, oggi raggiungerà la capitale saudita, effettuerà le visite mediche e domani verrà presentata in grande stile. Gli 80 milioni previsti per soli due anni – forse per non allontanarsi troppo a lungo dall’Europa, anche se a forzare l’addio sarebbe stata una rottura con Mbappé – sono una cifra fuori mercato che piazzano il brasiliano al secondo posto dietro il solo Benzema (100 milioni) come calciatore più pagato della Saudi Pro League.

Il Psg, dal canto suo, ha accettato la proposta da 80 milioni più bonus facilmente raggiungibili, fino a un massimo di 120 totali, per un calciatore che stava diventando una sorta di separato in casa. Il Paris aveva speso 222 milioni nel 2017 per portarlo via dal Barcellona, ma a sei anni di distanza le quote di ammortamento dovrebbero essere abbondantemente assorbite; al tempo stesso, l’Al-Hilal trova l’attaccante ideale da mettere sotto i riflettori dopo aver inseguito prima Mbappé e poi Osimhen.

GIOCO. Agli arabi non interessa colonizzare il calcio europeo: stanno letteralmente facendo una corsa contro sé stessi e la propria sconfinata ambizione. E Neymar è l’ennesima pedina di questo gioco, destinato a durare. E così dopo aver acquistato Malcom (60 milioni), Ruben Neves (55), Milinkovic (40) e Koulibaly (23), l’Al-Hilal risolleva l’umore di un ambiente deluso dal ko di sabato nella finale di Arab Cup. La società più ricca e vincente di Riyad ha già speso in questa sessione di mercato ben 455 milioni di euro.

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Redazione Ilovepalermocalcio