Il Coronavirus non guarda in faccia nessuno, anche tra i calciatori ci sono i primi contagiati. Ieri è stato il turno dell’attaccante della Sampdoria, Manolo Gabbiadini, che è risultato positivo al Covid-19. L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” fa il punto della situazione. Il giocatore aveva un leggero stato febbrile, per questo è stato fatto il tampone. Il centravanti sta già meglio, ed è stato coccolato a distanza dai colleghi, attraverso i social. La Sampdoria ovviamente ha attivato il classico protocollo che ormai tutti conosciamo, rendendo pubblica la positività del giocatore per un dovere sanitario nei confronti dei propri dipendenti e anche dell’ultimo avversario affrontato, cioè il Verona. Al momento non risultano contagi tra i giocatori delle due squadre ma tutti saranno monitorati nelle rispettive abitazioni, cercando di tenere a distanza i familiari per evitare di allungare la catena di possibili malati. Molti calciatori hanno deciso volontariamente di isolarsi dai propri cari. Ma siccome l’incubazione può durare fino a due settimane, tutti i dipendenti di Inter, Juventus (addirittura 121 persone) per il caso Rugani, Sampdoria e Verona dovranno osservare cautele addirittura superiori a quelle degli altri italiani. Intanto Gabbiadini ha voluto tranquillizzare tutti con un messaggio sui social: «Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno scritto, mi sono arrivati già tantissimi messaggi. Ci tengo comunque a dirvi che sto bene, quindi non preoccupatevi. Seguite tutte le norme, restate a casa e tutto si risolverà».