L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si è soffermato sulle vicende che si stanno verificando in Guinea.
Ansia, paura, spari sentiti chiaramente dall’albergo: la situazione di grande caos che affligge la Guinea in queste ore sta avendo ripercussioni anche sul microcosmo calcio che rilancia mediaticamente il terrore. In particolare riguardo i giocatori che erano in quel paese per disputare Guinea-Marocco, valida per le qualificazioni Mondiali 2022, e che invece hanno fatto i conti con un clima di guerra, prima di essere tratti in salvo da un aereo che li ha riportati a casa.
Fra loro ci sono i marocchini Amrabat e Maleh della Fiorentina e il guineano Diawara della Roma, tutti rinchiusi per sicurezza in un hotel: hanno vissuto ore difficili, ma con la vicinanza da parte delle rispettive società. C’era anche l’ex interista Hakimi ora al Paris Saint Germain, fra i convocati del Marocco. La Fiorentina nel corso delle ore è stata sempre in stretto contatto con i suoi due calciatori, Amrabat e Maleh (alla prima convocazione) e con la Farnesina per capire l’evolversi della situazione minuto dopo minuto. Ha contattato telefonicamente i tesserati in un clima di rassicurazione reciproca. Il colpo di stato ha cambiato naturalmente anche i piani delle due Nazionali e il match tra Guinea e Marocco, inizialmente in programma per la giornata di oggi, è stato annullato ufficialmente poco dopo le 19 di ieri attraverso un comunicato congiunto di Fifa e Caf, la confederazione africana: «L’attuale situazione politica in Guinea è monitorata da vicino e per garantire la sicurezza di tutti i calciatori e degli ufficiali di gara, la partita è stata rinviata a data da destinarsi».