Corriere dello Sport: “Altri due casi scuotono la B. Qui si rischia la A…”
In serie B non si parla d’altro. Le situazioni del Foggia e del Parma hanno scosso tutti, poiché entrambi i club rischiano la retrocessione. Ne parla l’edizione odierna del “Corriere dello Sport”: “Non c’è solo il caso Foggia ad agitare l’estate e a rendere rovente il clima in cadetteria, tra possibili riammissioni e ripescaggi dietro l’angolo con importanti club ormai sull’orlo del fallimento, come il Cesena, o impegnati in una frenetica corsa per far quadrare i conti e iscriversi al campionato. Ma è la posizione del Parma a destare maggiore interesse.
MESSAGGI IMBARAZZANTI. Rimane, infatti, aperta anche la vicenda degli ormai famosi messaggini spediti alla vigilia di Spezia-Parma, ultima gara della regular season fi nita con la vittoria dei crociati per 2-0 con un rigore sbagliato da Alberto Gilardino sull’1-0 per gli ospiti e decisiva per la promozione in A della società emiliana complice il pari in casa del Frosinone con il Foggia a un minuto dalla fine. Mercoledì scorso è arrivata la comunicazione di chiusura delle indagini da parte della Procura Federale che l’ha notificata al principale attore di questa vicenda, Emanuele Calaiò, e allo stesso Parma. Non a Fabio Ceravolo che esce di scena, a sorpresa, senza nessuna incolpazione pur avendo inviato anche egli un messaggio a un calciatore dello Spezia suo ex compagno.
POSIZIONE CALAIÒ. Più complessa è, invece, la posizione dell’Arciere che ha spedito quattro messaggi, di cui tre attenzionati e passati al vaglio dalla Procura. L’attaccante viene chiamato in causa per la presunta violazione dell’articolo 7 (illecito sportivo) in quanto i messaggini WhatsApp sarebbero “atti diretti ad alterare” il regolare svolgimento della gara. Secondo l’ipotesi accusatoria, l’ex attaccante del Napoli avrebbe tentato di ottenere un minore impegno da parte dei calciatori spezzini destinatari dei messaggi, Filippo De Col e Claudio Terzi. Il contenuto dei testi inviati non sembrerebbero, tuttavia, particolarmente signifi cativi o essere motivati da giustifi cazioni alternative. Ma cosa dice esattamente Calaiò in questi messaggi? «Non rompete il cazzein». Poi aggiunge: «Dillo anche a Claudien». E infi ne: «Avete un rapporto con me». In realtà, ci sarebbe un quarto messaggio in cui Calaiò chiarisce che stava scherzando.
POSIZIONE PARMA. Il Parma, invece, è coinvolto limitatamente alla responsabilità oggettiva, non essendovi alcun dirigente implicato nella vicenda. Ma quale sarà la sanzione a carico del club crociato che verrà formulata in dibattimento dalla Procura? E, qualora si arrivasse a una condanna, la società rischierebbe una penalizzazione di 2 punti, secondo la corrente giurisprudenza per i casi di tentato illecito per responsabilità oggettiva, ma l’affl ittività dell’eventuale penalizzazione potrà ricadere sul torneo appena chiuso mettendo a rischio la A? I deferimenti sono attesi a breve, la prima sentenza non prima di 10/15 giorni. Intanto, martedì è fissata l’udienza alla Corte d’Appello dei ricorsi di Frosinone e Palermo dopo che il Giudice sportivo ha omologato la gara ma ha condannato i ciociari a giocare 2 turni a porte chiuse e a 25 mila euro d’ammenda mentre il Palermo chiedeva lo 0-3 a tavolino“.