L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sull’allarme in casa Reggina e l’iscrizione che potrebbe essere a rischio.
Dalle preoccupazioni di Balata, alle rassicurazioni della Reggina, al futuro con l’identità dell’imprenditore che tratta l’acquisto del club. Il presidente della Lega B ha espresso la sua forte preoccupazione dopo le dimissioni del consiglio d’amministrazione della Reggina: «C’è preoccupazione per le notizie diffuse dalla Reggina 1914 sulle dimissioni del Cda, la Lega da subito ha evidenziato la difficile armonizzazione di alcune disposizioni sulla crisi di impresa rispetto alla specificità dell’ordinamento sportivo il cui fine ultimo è quello di garantire il rispetto dell’equa competizione salvaguardando tutte quelle realtà che onorano gli impegni previsti dalle norme federali. La Lega intende proseguire, come ha sempre fatto, nell’impegno per assicurare il principio del merito sportivo, stigmatizzando comportamenti che arrechino grave danno al movimento della serie B ed alle società associate che hanno rispettato regole e norme federali».
POSIZIONE. In tutto ciò la Reggina ha confermato di avere rispettato le indicazioni disposte dai giudici del tribunale di Reggio Calabria. Sia Marcello Cardona, da mercoledì scorso presidente dimissionario, che Felice Saladini, quasi ex patron, hanno ribadito d’aver fatto ricorso al decreto salva aziende affidandosi al giudizio dei giudici della sezione fallimentare del tribunale reggino. «Abbiamo fatto ricorso ad una legge dello stato ed abbiamo rispettato le disposizioni, temporali e non solo, che ci venivano dai magistrati. L’iscrizione della Reggina al prossimo campionato di B è avvenuta nei tempi e nelle modalità previste». Anche l’aspetto legato alla parte finanziaria (bonifici e fideiussioni) sarebbe stato rispettato secondo regolamento. La risposta sarà data nei prossimi giorni dalla Covisoc, che sta controllando la documentazione con la richiesta di iscrizione da parte di tutti i club interessati.
FUTURO. Dalla Svizzera, intanto, rimbalza il nome dell’imprenditore che sta trattando l’acquisto della Reggina. Si tratta di Bruno Grande, 49 anni, piemontese di Alba, titolare del brand Ka/Noa nel settore dell’abbigliamento. Sposato con la svizzera Valerie, padre di due figli, Kaia e Noak, residente a Losanna dove c’è la sede principale della sua azienda con ramificazioni a Zurigo e Crans Montana, Grande nel Principato di Monaco ha collaborato con l’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica Leggera diventando, poi, direttore marketing della Federazione Internazionale di volley. Sembra che la trattativa sia vicinissima alla conclusione e Saladini chiosa: «È stato un anno di cui sono orgoglioso, ricco di emozioni e risultati importanti. Per me si conclude un’esperienza straordinaria. Grazie al Cda, al presidente Cardona, a tutto il club e ai meravigliosi tifosi».