Corriere dello Sport: “Al San Nicola debutta la Var ed è già 2.0. Kuipers collegato con gli arbitri davanti ai video: si parleranno, ma niente interruzioni”

E’ vero, la Var (Video Assistant Referee) c’è ma non si vede. Meglio, non si dovrebbe vedere, almeno fino a quando l’Ifab non darà il via (dal 2018) all’uso vero e proprio. Ma prima ancora che la novità voluta dall’International Board faccia il suo esordio nel campionato di serie A (da ottobre, siamo uno dei sette Paesi che la sperimenteranno, gli altri sono Australia, Brasile, Germania, Olanda, Portogallo e Stati Uniti), abbiamo già la sua prima evoluzione. Insomma, subito un passo avanti prima ancora di cominciare a correre. Ma che sia un “debutto” eccezionale, lo dimostra il fatto che al San Nicola ci sarà il presidente della Fifa, Infantino, il vice segretario generale Boban, il designatore Fifa Busacca, il suo collega della Uefa, Collina, e il responsabile della Var per l’Italia, Rosetti. L’eccezionalità sta nel fatto che ci potrebbe essere (ci sarà) uno strappo alla regola per quanto riguarda l’off line, cioè il divieto di contatto fra l’arbitro in campo e i due che staranno dietro ai video, requisito basilare per la sperimentazione. Ebbene, l’arbitro olandese Kuipers dovrebbe essere invece collegato con i colleghi (piazzati in uno dei due “van” fuori dal san Nicola adibiti a sala controllo), senza però poter interrompere il gioco per rivedere l’azione (come dovrebbe avvenire dal 2018 in poi). La Fifa, che ieri sera ha fatto una prima riunione operativa, farà gli ultimi test questa mattina su tecnologia e camere di ripresa e poi deciderà se dare in via libera alla possibilità per il direttore di gara di sentire i Var. I due commissari tecnici, Ventura e Deschamps, saranno comunque avvisati di questa possibilità. L’ordine tassativo è quello di non interrompere il gioco per rivedere azioni e situazioni dubbie (tipo quello che è successo in America, nella USL, nel match ufficiale fra New York Red Bulls II e Orlando City B, con tanto di “fischietto” a bodo campo a guardare una tv portata lì per l’occasione), ma è chiaro che per un arbitro esperto (e Kuipers lo è) non è difficle recuperare qualche secondo in attesa di una eventuale “dritta”. Insomma, sperimentazione sì, ma già più vicina a quello che dovrebbe essere quando tutto andrà a regime”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.