L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che deve trovare la svolta in campionato e in particolar modo in trasferta.
Fuori casa si trema. Impegnato domenica sul campo del Benevento, il Palermo sa che per legittimare le proprie ambizioni deve migliorare il rendimento in trasferta. Lo score di una vittoria, un pareggio e 4 sconfitte non è compatibile con le esigenze di chi, come i rosanero, ha assoluto bisogno di cominciare a “respirare” senza affanno allontanandosi dalla zona playout. Il successo a Modena dello scorso 29 ottobre sembrava il segnale di una potenziale inversione di rotta e invece il passo falso rimediato a Cosenza prima della sosta ha evidenziato nuovamente la gravità del problema.
Da risolvere, se possibile, a partire dalla sfida contro i sanniti, un altro duello diretto dopo il match con il Venezia.
La ricerca di soluzioni necessarie per allontanare lo spettro della crisi implica, nel caso del Palermo, la necessità non solo di trovare continuità tra le mura amiche ma anche di svoltare fuori casa e, dunque, ridimensionare il suono del campanello d’allarme amplificato da una condizione di precarietà: penultimo posto con il Perugia a quota 4 punti nella classifica relativa al rendimento in trasferta e peggior attacco esterno del campionato (5 gol come altre 4 squadre) con l’aggravante di soli due giocatori (Valente e Brunori) in grado, finora, di timbrare il cartellino lontano dal “Barbera”.
Sono numeri in controtendenza con il trend dell’ultimo segmento della scorsa stagione nel corso del quale, seppur in un contesto differente, la squadra allora guidata da Baldini costruì di fatto le proprie fortune fuori casa con 6 vittorie nelle ultime 6 gare esterne di cui 4 ai playoff. Ritrovare in questa serie B quel fluido magico è un’impresa ardua ma, in relazione alle trasferte, riaccendere quanto meno la luce è un esercizio alla portata dei rosanero. Che a Benevento saranno chiamati ad un’altra prova della verità.