Corriere dello Sport: “Al diavolo arbitri, partite a rischio e presunti accordi. Toglieteci tutto ma non i sogni”
” […] Il presidente avrà più di una ragione, ma la frase «Vogliono mandare il Palermo in B» rischia di trascinarci in una sorta di mimetismo culturale. Perché dovrebbero avercela col Palermo? E con tutto l’affetto per il Carpi, possibile che passino in secondo piano la lealtà sportiva e l’educazione calcistica palermitana alimentata dallo stesso Zamparini? E se invece gli arbitri sbagliassero, anziché in malafede, per arroganza e megalomania? E se fosse il sistema a fare acqua? Quel sistema “marcio” che gli stessi presidente promuovono e sottoscrivono non appena toccati nei loro interessi? Per l’utilizzo delle moviole abbiamo aspettato decenni, nel rugby quando l’arbitro sbaglia, chiede scusa e nessuno protesta. Figli dello stesso paese, di tormentate virtù sportive. Questo perché il rugby giudica con onestà, il calcio no. È il caso della partita con la Samp che dovrebbe giocarsi a porte aperte per gli abbonati e chiuse per quelli che vorrebbero acquistare il biglietto. Un calcio alla civiltà. Zamparini, il Palermo e la città, fanno bene a protestare e a chiedere rispetto. Purtroppo, ognuno la vede come vuole, il pallone è spettacolo, popolarità, ricchezza, tifo, masse, riscatto, amore, odio, tribù, mito, passione, violenza…e i suoi valori ridotti a liti e trasgressioni? Si e no. C’è posto per la sincera commozione di Ranieri, l’appassionante difesa di Gilardino, le lacrime di Stellone, l’orgoglio di Sorrentino, le urla silenziose di Maresca. Lezioni di sport e di vita. Certo, il Palermo rischia la retrocessione. E non sarebbe la prima volta, neanche con Zamparini. Sappiamo anche che il futuro calcistico del Palermo è a rischio. Però ci piace crede che la sfida si possa vincere in campo […] Al diavolo arbitri, partite a rischio, presunti accordi. Toglieteci tutto ma non i sogni. Neppure quello di un Palermo che si salva. Tra l’entusiasmo dei tifosi”. Questo il pezzo scritto e riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” in merito alle continue polemiche del calcio moderno.