“I colori della cornice corrispondono a quelli del quadro. Con una squadra relegata malinconicamente nei bassifondi della classifica e una situazione sul fronte societario avvolta da un velo di incertezza, la piazza non può che essere depressa e sfiduciata. La fotografia dello stato d’animo del popolo rosanero è il colpo d’occhio offerto ieri dallo stadio “Barbera” nella gara contro la Lazio alla quale hanno assistito 8689 spettatori. Pochi ma buoni nel senso che con grande civiltà, mista a un sentimento diffuso di rassegnazione visibile in queste ore anche sui social, hanno metabolizzato la settima sconfitta consecutiva. I fischi, legittimi, si sono sentiti ma sono arrivati solo al termine della gara e oltretutto non sono piovuti da tutti i settori. I più rumorosi sono stati quelli provenienti dalla Curva Nord Inferiore ma i giocatori, molti dei quali si sono avvicinati alla Curva Nord nonostante il ko, hanno guadagnato la via degli spogliatoi accompagnati anche da qualche timido coro di incoraggiamento.
REAZIONI. Non c’è stata contestazione. I tifosi hanno poco da rimproverare alla squadra e lo dimostra il lungo striscione esposto per tutta la durata dell’incontro in Curva Nord Superiore: «Nonostante la crisi profonda non abbandoniamo la nave che affonda». Un messaggio positivo nell’ambito di una giornata triste sia all’interno (nel post-partita i giocatori sono rimasti in silenzio) sia dal punto di vista ambientale e in termini di effetti visivi a proposito della spaccatura, sempre più evidente, in Curva Nord. I cori soft della Nord Superiore, alimentati da un atteggiamento filo-societario, non erano coordinati con i tifosi della Nord Inferiore. Supporters schierati apertamente contro Zamparini (invitato più volte a farsi da parte) ed entrati ieri allo stadio circa 10 minuti dopo il fischio di inizio per protestare contro la gestione dell’imprenditore friulano. I due schieramenti, tuttavia, in una circostanza sono riusciti a sintonizzarsi sulle stesse frequenze, quelle dedicate ad Agostino Calatabiano, giocatore palermitano di 18 anni del Bolognetta entrato in coma domenica scorsa in seguito ad un terribile impatto con il terreno di gioco durante la gara di Promozione contro il Villabate. Striscioni e cori per Agostino hanno riunito idealmente le due anime del tifo rosanero“. Questo quanto riporta l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.