L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara del Palermo contro il Südtirol.
Un accenno di passato (il ritorno al modulo vincente della promozione) per facilitare l’ingresso nel futuro. Il Palermo studia una formula più aggressiva per affrontare il rinfrancato SudTirol, imbattuto da quando Bisoli ha preso il timone. Corini ha mascherato le ultime sedute ma l’idea c’è e probabilmente sarà quella con cui si parte oggi: 4-2-3-1 per migliorare la finalizzazione, col rilancio di Floriano, uno dei reduci dalla D, inserito fra le linee al posto di Saric, che comunque potrebbe ugualmente essere schierato in quella posizione.
La ricerca dell’anima . In conferenza stampa, però il tecnico è andato per linee generali, spiegando come i 5 giorni di ritiro a Manchester possano influire soprattutto sulla crescita umana del gruppo. «Una squadra è fatta di tante cose, si deve creare una base anche emotiva. Oltre alle qualità tecniche e alla parte tattica, è la ricerca dell’anima che fa la differenza». Ma analizzando le caratteristiche dell’avversario, non ha escluso variazioni sul tema: «L’approccio è sempre decisivo, sbagliato pensare che col SudTirol (al Barbera per la prima volta nella storia, ndc) il risultato sia scontato. Questa squadra la scorsa stagione ha fatto 90 punti, ora ha trovato entusiasmo con 3 risultati utili di fila. Il Palermo ha le qualità per batterla ma ci servono umiltà, equilibrio ed efficacia. Il modulo? Possiamo anche ruotare i nostri uomini a centrocampo, cercare qualcosa di diverso nella stessa struttura tattica”. Proprio quello che pensa di fare con Saric, utilizzato leggermente più avanti, magari a partita in corso. «Facciamo fatica a far gol? Ai miei ragazzi chiedo libertà mentale, devono essere sereni per fare i gesti tecnici giusti. Sapremo cercare la rete non solo con Brunori».
Maturità del pubblico . Il ko di Frosinone brucia ancora, servono punti per proseguire il percorso senza troppe ansie. «Pressione del pubblico? Il tifoso vuole vedere vincere la propria squadra e un calcio che produca situazioni da gol, ma i nostri sono tifosi intelligenti e maturi: se avremo difficoltà nei 90′, ci offriranno il solito sostegno». Torna Broh che sarebbe stato l’ex di lusso ma è presto per vederlo dal 1’». E anche Damiani dovrà aspettare: «Ma per me sono titolari tutti, anche chi gioca mezzora o 20′. Alla squadra ho già comunicato la formazione, ci metto dentro tante cose, ma di base voglio dare una logica. Ed in ogni caso è possibile in quel ruolo un cambio in corso di partita».